Pubblico impiego e dipendenti pubblici ai minimi storici. Accanto al rinnovo contrattuale pubblico impiego c’è un altro tema che preoccupa l’economia del lavoro pubblico. Ci sono pochi dipendenti pubblici. E’ il dato che emerge dall’inaugurazione della conferenza di apertura del Forum PA che proseguirà con appuntamenti in streaming fino al 25 giugno. L’indagine condotta ha dimostrato come in Italia ci sia una fortissima carenza di pubblico impiego: i dipendenti pubblici sono pochi e l’età media è decisamente troppo elevata, tenendo conto delle medie nazionali degli altri Paesi. Eppure il contratto pubblico impiego è il sogno di molti.
Pubblico impiego ai minimi storici: i numeri
3.212.450. Questo è il numero del quadro sul pubblico impiego risalente al 2020 che preoccupa notevolmente le Istituzioni e gli enti deputati a monitorare lo stato di avanzamento del lavoro pubblico. Ciò che preoccupa, oltre al contesto storico determinato dalla pandemia da Covid-19 che ha colpito inevitabilmente anche il settore pubblico, è il numero dei pensionamenti.
Basti pensare che il 58% di chi ha smesso di lavorare nel settore pubblico ha richiesto la pensione anticipata.
Il PNRR chiarisce anche che nel prossimo triennio sono attesi altri 300mila uscite.
Età media dei dipendenti pubblici troppo alta
L’indagine condotta ha permesso di evidenziare anche un altro dato piuttosto preoccupante: l’età media dei dipendenti pubblici è decisamente troppo elevata rispetto agli standard europei. L’età media dei dipendenti pubblici è di circa 50 anni e il 16,3% degli impiegati pubblici ancora in servizio ha oltre 60 anni. Come fa sapere Repubblica in un articolo, sono 500.000 i dipendenti che ad oggi hanno oltre 62 anni e superano i 183mila quelli che hanno oltre 38 anni di anzianità maturata in servizio nella sola Pa.
Solo il 4,2% dei dipendenti pubblici è under 30.
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