Giovani e pubblica amministrazione: cosa cambia col nuovo decreto Ci sono novità per universitari e giovani laureati

 

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Giovani e pubblica amministrazione

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Giovani e pubblica amministrazione: cosa cambia per gli studenti universitari e i giovani laureati col nuovo decreto. Il Decreto Legge n. 44 del 22 aprile 2023 ha introdotto importanti disposizioni per favorire l’occupazione dei giovani laureati e degli studenti universitari nel settore pubblico. Attraverso l’articolo 3-ter, il decreto ha istituito nuove modalità di assunzione a tempo determinato, offrendo prospettive di crescita e stabilità lavorativa per i giovani in cerca di opportunità professionali. Inoltre, viene garantita la possibilità di trasformare i contratti di lavoro a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, qualora siano soddisfatti determinati requisiti.

Assunzioni a tempo determinato di giovani laureati

Fino al 31 dicembre 2026, le amministrazioni pubbliche potranno assumere giovani laureati attraverso contratti di lavoro a tempo determinato di apprendistato. Questi contratti avranno una durata massima di trentasei mesi e saranno soggetti a un limite del 10% delle facoltà assunzionali esercitabili. La selezione dei candidati avverrà su base territoriale mediante avvisi pubblicati nel portale del reclutamento. Questa disposizione mira a fornire un’opportunità concreta per i giovani laureati di acquisire esperienza professionale e sviluppare le loro competenze in un contesto lavorativo.

Assunzioni a tempo determinato di studenti universitari

Nello stesso periodo, le amministrazioni pubbliche avranno anche la possibilità di stipulare convenzioni non onerose con istituzioni universitarie che aderiscono alla Conferenza dei rettori delle università italiane. Questo accordo permette di individuare studenti universitari di età inferiore a 24 anni, che abbiano concluso gli esami previsti dal piano di studi, da assumere a tempo determinato con contratto di formazione e lavoro. Anche in questo caso, il limite massimo di assunzioni sarà pari al 10% delle facoltà assunzionali esercitabili. Questa disposizione intende offrire agli studenti universitari una preziosa opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi e di sperimentare il mondo del lavoro.

Giovani e pubblica amministrazione: come cambiano i contratti

Un elemento chiave di queste nuove disposizioni è la possibilità di trasformare i contratti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato. Alla scadenza dei contratti stipulati secondo i commi 1 e 2, qualora il lavoratore soddisfi i requisiti per l’accesso al pubblico impiego e abbia ottenuto una valutazione positiva del servizio prestato, il rapporto di lavoro diventerà automaticamente a tempo indeterminato. Questa prospettiva di stabilità rappresenta un incentivo significativo per i giovani laureati e gli studenti universitari che desiderano costruire una carriera nel settore pubblico.

 

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