Concorso straordinario scuola secondaria 2020: cosa studiare per la prova scritta Quali sono le materie oggetto delle prove dei quesiti a risposta multipla

 

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4 min di lettura
Il punto della situazione sul Concorso straordinario scuola secondaria 2020 e su cosa studiare per la prova scritta. Il D.L. 126/2019 appena convertito in legge, per far fronte al problema del precariato, ha autorizzato il MIUR a bandire una procedura straordinaria per l’assunzione di docenti su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di I e II grado. La procedura straordinaria è, inoltre, abilitante. La procedura concorsuale prevede una prova selettiva scritta con quiz a risposta multipla su argomenti afferenti alle classi di concorso e sulle metodologie didattiche. Il programma di esame del concorso straordinario scuola secondaria 2020 è il programma d’esame previsto per il concorso ordinario per la scuola secondaria bandito nel 2016 (cioè allegato A al D.M.95/2016).

 

Concorso straordinario secondaria 2020: quali le prove previste

E’ prevista una prova scritta computer based con quesiti a risposta multipla. La prova si supera con un punteggio minimo di 7/10; i vincitori sono determinati in base a una graduatoria che si ottiene sommando il punteggio ottenuto nella prova selettiva ai punteggi dei titoli culturali e di servizio posseduti.
Dopo l’assunzione è previsto un periodo di prova durante il quale si devono conseguire, a spese dello Stato, i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Al termine è prevista una prova orale nell’ambito della quale si deve dimostrare di saper progettare e condurre una lezione.

 

Le “Avvertenze Generali” si devono studiare?

Al momento non è del tutto chiaro quali saranno gli argomenti oggetto della prova scritta perché il co. 9 dell’art. 1 stabilisce che la prova scritta è composta da quesiti a risposta multipla su argomenti afferenti alle classi di concorso e alle metodologie didattiche, mentre il successivo co. 10 stabilisce che la prova riguarda il programma d’esame previsto per il concorso ordinario per la scuola secondaria bandito nel 2016, cioè l’ allegato A al D.M.95/2016, che comprende, oltre alle discipline delle classi di concorso e alle
metodologie didattiche, altri argomenti tra cui conoscenze psico-pedagogiche e della legislazione e normativa scolastica (ossia le cosiddette Avvertenze Generali).

 

Concorso straordinario secondaria: cosa studiare per la prova scritta

Senza dubbio sarà necessario studiare le discipline della propria classe di concorso ma anche le metodologie didattiche. Ma anche volendo escludere  gli altri argomenti, non si può del tutto prescindere dalla conoscenza degli elementi fondamentali della psicologia e la legislazione scolastica. Come si può ad esempio rispondere a domande relative a tecniche didattiche senza conoscere le forme di intelligenza o le teorie sull’apprendimento? Oppure come si può rispondere a quesiti relativi alla valutazione e alle verifiche degli apprendimenti senza sapere cosa dispone in tal senso la normativa scolastica?

 

Ecco allora i manuali per la preparazione:
  1. Tomo I – 526/B Metodologie e tecnologie didattiche, il quale approfondisce gli aspetti metodologici diventati ormai parte fondamentale del processo di valutazione dell’aspirante docente;
  2. Tomo II – 526/C Legislazione scolastica, che tratta invece  in maniera sintetica tutti gli aspetti giuridici della professione utili anche per affrontare uno studio approfondito sulle metodologie didattiche, aggiornati alle numerose novità intervenute negli ultimi anni

 

I Manuali disciplinari per le varie classi di concorso sono invece visibili qui www.concorsiacattedra.it

 

Concorso straordinario secondaria: chi può partecipare?

Ricordiamo che possono partecipare al concorso straordinario coloro che hanno svolto tre annualità di servizio anche non consecutive tra l’a.s. 2008/2009 e l’anno scolastico 2019/2020 su posto comune o di sostegno. Sono ammessi a partecipare alla procedura i docenti che hanno gli stessi requisiti (tre annualità, di cui uno specifico) ma con servizio svolto presso le scuole paritarie.
I docenti delle scuole paritarie partecipano alla procedura esclusivamente per conseguire l’abilitazione.

 

 

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