Concorsi pubblici: ecco come cambieranno e quali saranno le nuove assunzioni Novità dal Ministro della Pubblica amministrazione

 

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Durante l’ultimo question time alla Camera dei deputati, sono state rilasciate delle interessanti dichiarazioni da parte dell’attuale Ministro per la Pubblica amministrazione che ha spiegato come cambieranno i nuovi concorsi pubblici 2019-2020. A partire dai prossimi mesi, infatti, inizieranno ad essere apportate diverse novità all’attuale sistema di nuove assunzioni in P.A. che riguarderanno le graduatorie, gli idonei ma non solo. Vediamo nel dettaglio come cambieranno i nuovi concorsi pubblici.

Nuovi concorsi pubblici: le novità

Le prime interessanti novità riguardano i candidati idonei che, allo stato attuale e secondo l’ultima legge di bilancio 2019, non possono essere richiamati dalle amministrazioni che hanno indetto le gare pubbliche. La situazione cambia con il nuovo disegno di legge di bilancio che – a partire dal 2020 – ripristinerà la possibilità per un candidato idonei di poter essere richiamato dalla P.A. che ha dato avvio al concorso pubblico. Ciò consentirà di scorrere le graduatorie più facilmente anche a seconda dei fabbisogni assunzionali previsti che, pertanto, potranno essere colmati senza il bisogno di provvedere a bandire dei nuovi concorsi pubblici.

Concorsi pubblici: sbloccato il turnover al 100%

A seguito del crescente numero di pensionamenti dovuti a Quota 100, si stabilisce il turnover al 100% consentendo nuove assunzioni per un numero pari a quello dei dipendenti in uscita. Ciò vale per i dipendenti statali ossia dipendenti dei ministeri, della presidenza del Consiglio, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici.

Concorsi pubblici: il 15 novembre si avvicina

Ricordiamo, inoltre, che il 15 novembre scade formalmente il vincolo che era stato introdotto dall’ultima legge di bilancio 2019 per le nuove assunzioni da parte degli enti pubblici. Ricordiamo infatti che le PP.AA. – per tutto il 2019 – hanno bandito solo concorsi per i quali erano già state stanziate le relative risorse economiche e che il blocco alle nuove procedure pubbliche di gara rendeva impossibili nuove assunzioni tramite concorso oltre quelle già previste negli anni precedenti. Il vincolo cadrà anche per le Università. Secondo le stime politiche, le nuove assunzioni del 2020 in P.A. si aggirano intorno alle 150mila unità.

Concorsi pubblici: più assunzioni anche per le Regioni

Come se non bastasse, anche le Regioni a statuto ordinario potranno “incrementare annualmente, per assunzioni di personale a tempo indeterminato, la spesa del personale registrata nel 2018, in misura non superiore al 10% nel 2020, al 15% nel 2021, al 18% nel 2022, al 20% nel 2023 e al 25% nel 2024, in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale e fermo restando il rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio asseverato dall’organo di revisione”. Anche per gli enti locali si attende, entro la fine di questo mese, un provvedimento simile. Ciò è previsto dal primo provvedimento attuativo del Decreto crescita, pubblicato in Gazzetta ufficiale questa settimana e suddivide idealmente le Regioni in fasce per tetti di spesa.

 

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