Posti a tempo determinato e prospettive. Molte le preoccupazioni dei candidati che continuano a domandarsi se saranno pubblicati solo bandi di concorso per posti a tempo determinato. Ed è più che comprensibile: oltre allo sgomento iniziale della riforma Brunetta sui concorsi pubblici e all’avvento del PNRR, non sono mancati poi bandi di concorso per tecnici a tempo determinato che hanno lasciato dubitare della possibilità di ambire ancora al posto fisso.
Ma il posto fisso esiste ancora?
Posti a tempo determinato o indeterminato?
I 24 mila posti a tempo determinato…
Tra i numeri che stanno facendo più scalpore rientra decisamente il 24.000: si tratta della prima tornata di tecnici esperti che occorre assumere per il PNRR.
Come già visto, I nuovi posti di lavoro sono necessari allo gestione delle procedure complesse dei progetti su cui si fonda il Piano. Essendoci dei precisi limiti temporali (a pena di perdita dei fondi europei), sono state strutturate procedure veloci (cd. fast-track) che consentiranno di assumere nuovo personale formato da tecnici e esperti. I rispettivi bandi, infatti, valorizzeranno i titoli.
Per approfondire: leggi 24000 assunzioni Pa in arrivo: arrivano le selezioni PNRR
La squadra di tecnici sarà necessaria per attivare e gestire i progetti e andrà smistata in diversi comparti: dalla giustizia agli enti locali.
I contratti di consulenza dureranno 5 anni, il tempo del Recovery.
…contro i 500 mila previsti per il turnover
I posti a tempo determinato di cui abbiamo parlato si affiancano (e non si sostituiscono) ai comuni concorsi ordinari per profili a tempo indeterminato che continueranno ad essere banditi dalle Pubbliche amministrazioni.
Il Ministro Brunetta dice:
«Il nostro obiettivo è di garantire innanzitutto il turnover fisiologico: almeno 500 mila ingressi per cinque anni, 100 mila l’anno, pari al numero di dipendenti pubblici che andranno in pensione secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato. Poi bisogna ragionare selettivamente sui settori che si sono maggiormente impoveriti negli ultimi dieci anni. Penso soprattutto alla sanità e agli enti locali. Qui il turnover potrà arrivare anche al 120%».
Mancano 700 mila unità di personale
Un’indagine Excelsior a cura di Unioncamere e in collaborazione con Anpal rileva come il fabbisogno effettivo della Pubblica amministrazione italiana sia ancora più imponente. Per eguagliare il turn over e fare in modo che vi sia un’adeguato ricambio generazionale sarebbero necessarie 700 mila unità di personale.
Inoltre, secondo una ricerca di FPA dello scorso anno, già dal 2021 la Pubblica Amministrazione potrebbe contare su più pensionati che dipendenti.
I concorsi a tempo indeterminato continueranno
Le nuove assunzioni PNRR non precluderanno la pubblicazione dei bandi di concorso comuni per posti a tempo indeterminato.
Accanto alle assunzioni ordinarie, tuttavia, dovrà farsi spazio anche una fetta di nuovi assunti a tempo determinato di 5 anni per consulenze mirate e specifiche sui progetti del PNRR.
Come saranno i concorsi
I concorsi saranno così:
- da un alto ci saranno i concorsi generici, relativi alle assunzioni ordinarie della Pubblica amministrazione (come ad esempio concorsi per diplomati e per laureati per istruttori, funzionari, istruttori tecnici ecc…)
- dall’altro lato ci saranno i concorsi per profili altamente specialistici e in questi rientreranno sia gli esperti a tempo determinato per il Recovery plan (e sono previsti molti bandi per questi profili) oppure personale dirigenziale o comunque di fascia superiore.
Per i primi si continuerà a pubblicare bandi di concorso standard, in cui non verranno presi in considerazione titoli ed esperienza; nei secondi, invece, proprio per via della necessità di assumere tecnici e persone già formate, si richiederanno titoli ed esperienza di servizio di settore per garantire assunzioni veloci.
Per entrambi i tipi di concorsi – sia i veloci che gli ordinari – aprirà il Portale sul reclutamento di cui si parlerà più approfonditamente.
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