Dal primo luglio il pos è obbligatorio anche gli avvocati, con sanzioni in caso di rifiuto di accettare pagamenti elettronici. L’obbligo è stato introdotto dal decreto legge 36/2022 ( c.d. decreto Pnrr 2) per dare attuazione ad alcuni dei punti fissati nel Piano di ripresa e resilienza. Il decreto ha così anticipato una misura che in origine era prevista per il 1 gennaio 2023.
Che cos’è il POS
Il pos è un dispositivo elettronico che consente di effettuare pagamenti con carta, senza ricorrere all’uso dei contanti. Fine principale della spinta del legislatore verso l’utilizzo di tale strumento (il pos è obbligatorio per gli avvocati e non solo) è in primis la lotta all’evasione fiscale e la lotta al lavoro sommerso, contando che in Italia l’evasione fiscale tocca tassi altissimi.
Sanzioni
L’obbligo è scattato non solo per gli avvocati ma anche per tutti gli altri professionisti. La sanzione prevista in caso di inadempimento è pari a 30 euro a cui va aggiunto il 4% del valore della transazione il cui pagamento a mezzo pos è stato rifiutato.
Vi è però un’eccezione, non si è soggetti a sanzioni laddove il rifiuto sia riconducibile ad una obiettiva “impossibilità tecnica”, non attribuibile alla volontà del professionista. In questo caso troveranno applicazione le disposizioni previste dalla L. n. 698/81, con riferimento alle procedure e ai termini, a eccezione dell’art. 16 che disciplina il pagamento in forma ridotta. Questo istituto (cd. ablazione amministrativa) è, dunque, esclusa nel caso in esame e si tratta della possibilità riconosciuta al contravventore, entro 60 giorni dalla contestazione, di pagare una somma pari ad 1/3 del massimo della sanzione o, se più favorevole e qualora sia stabilito un minimo edittale della sanzione pecuniaria, pari al doppio del relativo importo, oltre alle spese per il procedimento.
Fatturazione elettronica
Ulteriore obbligo scattato dal 1 luglio è quello della fatturazione elettronica, che si estende ora anche ai professionisti in regime forfettario. Si tratta di coloro che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito proventi non superiori a 65.000 euro e che ora non sono più esonerati dall’obbligo di adottare la fatturazione elettronica.
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