Concorsi per titoli e prove preselettive: il punto della situazione Facciamo chiarezza su uno degli aspetti più controversi

 

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4 min di lettura

Concorsi per titoli e prove preselettive: il punto della situazione. Sta facendo parecchio discutere la vicenda relativa ai nuovi concorsi per titoli 2020 inseriti tra le righe del nuovo DL Rilancio pubblicato in Gazzetta ufficiale. A tal fine può essere utile fare un po’ di chiarezza su ciò che sta succedendo e quali saranno le prospettive future dei nuovi concorsi pubblici 2020.

Saranno davvero tutti così i nuovi concorsi dell’anno?

Concorsi per titoli: non sono una novità

Sono diversi i concorsi per titoli che vengono previsti di volta in volta dalle Pubbliche amministrazioni. Un esempio piuttosto recente lo si ritrova tra i bandi pubblicati qualche mese fa dalla Banca d’Italia. Per i concorsi da vice-assistente infatti, è stata inserita nelle procedure concorsuali la fase di valutazione di titoli da compiere prima dello svolgimento delle prove.

Il motivo di queste procedure è relativo alla velocizzazione delle procedure e alla necessità di effettuare le prove solo con un ristretto numero di candidati.

Nella pratica funziona così:

  1. il candidato inserisce, nel momento in cui presenta la domanda di partecipazione, i titoli che possiede (ad esempio, voto di laurea, eventuali master, dottorato, voto del diploma)
  2. il sistema in automatico attribuisce un punteggio, così da formare – alla scadenza del termine di presentazione delle domande – una graduatoria per titoli.
  3. alle prove previste oppure alla singola prova orale accederà un numero di candidati previsto dal bando di concorso.

Cosa succede ora?

Per com’è delineato il quadro normativo attuale, occorre fare una distinzione tra:
  • concorsi pubblici in generale
  • concorsi pubblici eccezionali e previsti nel DL Rilancio in virtù dello stato di emergenza che stiamo attraversando
Per i concorsi pubblici in generale le procedure cambieranno e, in particolare, si applicheranno le norme previste dal Ministro PA in tema di delocalizzazione delle prove (che si svolgeranno a distanza), prova orale con accertamento di materie ulteriori (soft skills), prove scritte computer based (addio carta e penna).
Per i concorsi in emergenza emanati nel DL Rilancio, attese le necessità di “accelerare le procedure e rimuovere alcune delle prove concorsuali”, si è ritenuto opportuno compensare l’assenza di tali prove introducendo dei requisiti improbabili e stringenti. I concorsi che si svolgeranno sicuramente per titoli ed esame (e quindi in emergenza e con prove veloci) ad ora sono questi:
  • concorso da 2.700 Cancellieri;
  • concorso da 400 Direttori tribunali;
  • concorsi da 56 posti al MEF;

Nota. Il DL Rilancio deve essere convertito dal Parlamento entro i prossimi 60 giorni e, dunque, non sono esclusi cambi di rotta per questi concorsi pubblici.

In questi concorsi – e solo in questi – manca la prova preselettiva e mancano le prove scritte essendo previsto solo un unico esame orale.

 

Nuovi concorsi per titoli 2020: cosa aspettarsi?
Dunque, non è necessario creare allarmismi per i prossimi concorsi. Ricordiamo che il ministro Dadone ha ribadito la necessità che le “nuove prove preselettive” si tengano con modalità diverse (appunto quelle di cui abbiamo parlato prima per i concorsi in generale). Se avessero inserito altri concorsi nel DL Rilancio, anche questi ultimi si sarebbero svolti con tutta probabilità per titoli ed esame orale. Il Governo ha la facoltà di prevedere modalità alternative per questi concorsi per via:
  • dello stato di emergenza in cui ci troviamo;
  • della presenza di settori, come quello giudiziario, in cui è necessario procedere velocemente alle procedure concorsuali.

Un esempio lampante lo abbiamo avuto nelle ultime ore proprio con il concorso da Dirigente Istituto Penitenziario. Questo concorso, che non è stato inserito nel DL Rilancio, prevede infatti un iter ordinario con lo svolgimento di prove di ogni tipo, scritte e orali con le vecchie e care risposte multiple.

Le principali novità dei prossimi concorsi dunque sono queste:
  • PEC obbligatoria per la domanda
  • 15 giorni per presentare le domande (e non più 30)
  • prove al pc in scuole e università, probabilmente nei capoluoghi di regione
  • prove preselettive e scritte computer based.
 

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