Concorsi per titoli e prove preselettive: il punto della situazione. Sta facendo parecchio discutere la vicenda relativa ai nuovi concorsi per titoli 2020 inseriti tra le righe del nuovo DL Rilancio pubblicato in Gazzetta ufficiale. A tal fine può essere utile fare un po’ di chiarezza su ciò che sta succedendo e quali saranno le prospettive future dei nuovi concorsi pubblici 2020.
Saranno davvero tutti così i nuovi concorsi dell’anno?
Concorsi per titoli: non sono una novità
Sono diversi i concorsi per titoli che vengono previsti di volta in volta dalle Pubbliche amministrazioni. Un esempio piuttosto recente lo si ritrova tra i bandi pubblicati qualche mese fa dalla Banca d’Italia. Per i concorsi da vice-assistente infatti, è stata inserita nelle procedure concorsuali la fase di valutazione di titoli da compiere prima dello svolgimento delle prove.
Il motivo di queste procedure è relativo alla velocizzazione delle procedure e alla necessità di effettuare le prove solo con un ristretto numero di candidati.
Nella pratica funziona così:
- il candidato inserisce, nel momento in cui presenta la domanda di partecipazione, i titoli che possiede (ad esempio, voto di laurea, eventuali master, dottorato, voto del diploma)
- il sistema in automatico attribuisce un punteggio, così da formare – alla scadenza del termine di presentazione delle domande – una graduatoria per titoli.
- alle prove previste oppure alla singola prova orale accederà un numero di candidati previsto dal bando di concorso.
Cosa succede ora?
- concorsi pubblici in generale
- concorsi pubblici eccezionali e previsti nel DL Rilancio in virtù dello stato di emergenza che stiamo attraversando
- concorso da 2.700 Cancellieri;
- concorso da 400 Direttori tribunali;
- concorsi da 56 posti al MEF;
Nota. Il DL Rilancio deve essere convertito dal Parlamento entro i prossimi 60 giorni e, dunque, non sono esclusi cambi di rotta per questi concorsi pubblici.
- dello stato di emergenza in cui ci troviamo;
- della presenza di settori, come quello giudiziario, in cui è necessario procedere velocemente alle procedure concorsuali.
Un esempio lampante lo abbiamo avuto nelle ultime ore proprio con il concorso da Dirigente Istituto Penitenziario. Questo concorso, che non è stato inserito nel DL Rilancio, prevede infatti un iter ordinario con lo svolgimento di prove di ogni tipo, scritte e orali con le vecchie e care risposte multiple.
- PEC obbligatoria per la domanda
- 15 giorni per presentare le domande (e non più 30)
- prove al pc in scuole e università, probabilmente nei capoluoghi di regione
- prove preselettive e scritte computer based.
Per un approfondimento sul tema leggi anche: Nuovi concorsi pubblici 2020: sì a modifiche in corso di svolgimento. Concorso cancellieri per titoli. Concorso SNA annuale
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