L’esame orale di avvocato – in forma. L'affaticamento fisico e mentale, l'ansia e lo stress sono le costanti che accompagnano gli aspiranti avvocati in questi giorni che precedono la prova orale. Una giusta alimentazione e un sano stile di vita possono aiutare ad affrontarla.

 

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Ansia e stress sono i compagni fedeli di molti studenti. La paura di non ricordare o di non aver studiato tutto affligge la gran parte degli aspiranti avvocati, soprattutto nei giorni che precedono le date della prova orale. Esistono, però, alimenti, bevande e comportamenti da seguire che possono costituire un valido aiuto per supportare mente e corpo durante questo periodo di studio sfrenato.
Ecco 6 semplici regole per aiutare il nostro organismo nei giorni che precedono la prova d’esame:
Evitare troppi caffè: la caffeina è un eccitante che influenza negativamente la fase di sonno durante la quale il nostro cervello elabora e fissa nella memoria i concetti studiati di giorno. Quindi, senza dover rinunciare ad una tazza di caffè a colazione, è meglio evitare il “tazzone” da sorseggiare durante le tirate finali di studio.
Evitare i cibi pesanti: i cibi ricchi di zuccheri e grassi appesantiscono l’organismo, disturbando la concentrazione e rallentando l’apprendimento. E’ bene evitare quindi i cibi da fast food e in generale tutto il junk food, ma anche merendine, dolci, patatine fritte, caramelle e barrette di cioccolato. Tutti questi cibi “elaborati”, infatti, richiedono un enorme sforzo al nostro organismo per essere digeriti. Sforzo che rallenta l’afflusso di sangue al cervello, influenzando negativamente la memorizzazione e l’apprendimento.
No alle diete dimagranti: anche se è ormai estate, non è certo il momento di pensare alla prova costume. In momenti come questo l’organismo è sottoposto a stress e necessita delle giuste calorie per far fronte all’estenuante lavoro mentale al quale è sottoposto. Sconsigliata, quindi, qualsiasi dieta dimagrante, per quanto soft essa sia.
Sì alla dieta mediterranea: anche in quest’occasione la dieta mediterranea sembra essere il miglior modello nutrizionale da raccomandare agli aspiranti magistrati. Tale dieta prevede un moderato consumo di pane, pasta frutta, verdura, cereali, olio di oliva, pesce e vino, in grado di sostenere l’organismo senza appesantirlo. Quindi, sì al piatto di pasta e anche al mezzo bicchiere di vino, rigorosamente rosso, ma sempre nelle giuste dosi: meglio comunque non eccedere con le quantità per evitare che la digestione di alimenti comunque elaborati possa rallentare le funzioni del nostro cervello.
Bere 2 litri di acqua al giorno: l’idratazione del nostro corpo, soprattutto in questi giorni di caldo asfissiante, è un aspetto da non sottovalutare per mantenere alti ritmi fisici e mentali. La carenza di acqua può causare disidratazione ed è sufficiente un leggero stato di disidratazione per causare senso di stanchezza e affaticamento. Tra le tante virtù dell’acqua, pare, infatti, ci sia la capacità di migliorare le capacità cognitive del cervello, di aumentare i livelli di energia e addirittura di prevenire molte tipologie di emicrania. Bere tanta acqua innesca quindi una serie di meccanismi positivi nel nostro organismo per cui il suo effetto, in alcuni casi, potrebbe essere paragonato a quello di buona tazzina di caffè!
Dormi il giusto: un buon riposo garantisce un rendimento all’altezza della situazione. È innegabile che un buon sonno abbia ricadute positive sulla qualità della vita e dello studio; la regola fondamentale da seguire è quella di conservare la costanza del ritmo veglia-sonno. Non conta cioè a che ora  si va a dormire o a che ora ci si sveglia. Importante è mantenere un ritmo costante, lasciando così invariate le ore di sonno totali. Un buon sonno profondo è indispensabile per l’apprendimento e per la formazione di nuove memorie.  Il sonno profondo stimola infatti i collegamenti tra neuroni, dando vita a nuove sinapsi indispensabili per la formazione e la sedimentazione delle informazioni e i concetti acquisiti con lo studio durante la giornata.
 

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