Esame consulente del lavoro, tornano le prove scritte Le novità dall'ultimo decreto direttoriale

 

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Esame consulente del lavoro

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Esame consulente del lavoro, tornano le prove scritte che mancavano dal 2019, l’ultimo anno prima che la pandemia da Covid-19 sparigliasse le carte in tavola anche nel mondo dei concorsi e delle prove concorsuali. Stando a quanto scritto nel decreto direttoriale di gennaio 2023 si ritornerà quindi alle classiche due prove scritte e prova orale che hanno caratterizzato il concorso per diventare consulente del lavoro fino a qualche anno fa prima che per motivazioni di tipo sanitario si ricorresse esclusivamente alle prove orali per valutare il candidato. Andiamo a vedere nel dettaglio le novità contenute nel decreto.

Le sedi delle prove

Queste le sedi degli ispettorati interregionali in cui si terranno le prove:

  • Milano Venezia;
  • Roma;
  • Napoli.

Queste invece le sedi degli ispettorati territoriali:

  • Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Firenze, Genova, L’Aquila, Perugia, Potenza, Reggio-Calabria, Torino e Trieste nonché presso la Regione Sicilia – Dipartimento Regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’Orientamento, dei Servizi e delle Attività Formative – e le Province Autonome di Bolzano – Ufficio tutela sociale del lavoro e di Trento – Servizio lavoro.

Date delle prove

Nel decreto si legge che sono già state definite le date delle due prove scritte, che si terranno entrambe ad inizio settembre nelle sedi di destinazione del candidato:

  • 5 settembre 2023: prova scritta in diritto del lavoro e legislazione sociale;
  • 6 settembre 2023: prova teorico-pratica in diritto tributario.

La domanda di ammissione all’esame di Stato dovrà essere presentata, a pena di esclusione, esclusivamente in modalità telematica. A tal fine, è stato reso disponibile il form di adesione all’esame sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Per partecipare al concorso bisogna essere in possesso dello SPID.

Ricordiamo, inoltre, che per partecipare al concorso i candidati dovranno corrispondere al Ministero i 16 euro della marca da bollo e una tassa d’esame da 49,58 euro.

Le prove e le materie

L’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro ha carattere teorico-pratico e si compone di due prove scritte e di una prova orale.

Le due prove scritte consistono nello svolgimento di un elaborato sulle materie del diritto del lavoro e della legislazione sociale e in una prova teorico-pratica sui temi del diritto tributario, scelti dalla commissione esaminatrice.

Per lo svolgimento di ciascuna delle due prove scritte sono assegnate al candidato sette ore, dal momento della dettatura. I candidati possono consultare i testi di legge non commentati e autorizzati dalla commissione esaminatrice e i dizionari.

La prova orale riguarderà invece le seguenti materie:

  • Diritto del lavoro;
  • Legislazione sociale;
  • Diritto tributario ed elementi di ragioneria, con particolare riguardo alla rilevazione del costo del lavoro e alla formazione del bilancio;
  • Elementi di diritto privato, pubblico e penale;
  • Ordinamento professionale e deontologia.

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