Cosa può fare il praticante abilitato?

 

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Cosa può fare il praticante abilitato

3 min di lettura

Cosa può fare il praticante abilitato? Nel periodo di svolgimento del tirocinio il praticante avvocato, decorsi sei mesi dall’iscrizione nel registro dei praticanti, può esercitare attività professionale in sostituzione dell’avvocato presso il quale svolge la pratica e comunque sotto il controllo e la responsabilità dello stesso. L’abilitazione decorre dalla delibera di iscrizione nell’apposito registro (art. 41 co. 12 della L. n. 247/2012 ).

Durata

Essa può durare al massimo cinque anni, alla condizione che permangano tutti i requisiti per l’iscrizione nel registro. Dunque, sarà possibile chiedere l’abilitazione alla sostituzione processuale decorsi sei mesi dall’iscrizione nell’apposito registro, che potrà durare nel massimo cinque anni dalla medesima iscrizione.

Il praticante abilitato non può più avere cause proprie né essere inserito in alcun mandato difensivo. Il suo ruolo è sostanzialmente quello di sostituto dell’avvocato presso cui svolge la pratica.

Ambiti di operatività

Negli affari civili:

  1. alle cause, anche se relative a beni immobili, di valore non superiore ad euro 25.822,84;
  2. a quelle per le azioni possessorie, salvo il disposto dell’articolo 704 del codice di procedura civile, e per le denunce di nuova opera e di danno temuto, salvo il disposto dell’articolo 688, secondo comma, del codice di procedura civile;
  3. a quelle relative a rapporti di locazione e di comodato di immobili urbani e a quelle di affitto di azienda, in quanto non siano di competenza delle sezioni specializzate agrarie.

Negli affari penali:

  1. alle cause per i reati per i quali la legge stabilisce una pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni ovvero una pena pecuniaria sola o congiunta alla predetta pena detentiva;
  2. alle cause per i seguenti reati: violenza o minaccia a un pubblico ufficiale prevista dall’articolo 336, primo comma, del codice penale; resistenza a un pubblico ufficiale prevista dall’articolo 337 del codice penale; oltraggio a un magistrato in udienza aggravato a norma dell’articolo 343, secondo comma, del codice penale; violazione di sigilli aggravata a norma dell’articolo 349, secondo comma, del codice penale; favoreggiamento reale previsto dall’articolo 379 del codice penale; maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli, quando non ricorre l’aggravante prevista dall’articolo 572, secondo comma, del codice penale; rissa aggravata a norma dell’articolo 588, secondo comma, del codice penale, con esclusione delle ipotesi in cui nella rissa taluno sia rimasto ucciso o abbia riportato lesioni gravi o gravissime; omicidio colposo previsto dall’articolo 589 del codice penale; violazione di domicilio aggravata a norma dell’articolo 614, quarto comma, del codice penale; furto aggravato a norma dell’articolo 625 del codice penale; truffa aggravata a norma dell’articolo 640, secondo comma, del codice penale; ricettazione prevista dall’articolo 648 del codice penale.

Lavoro e previdenza, procedure esecutive mobiliari: nelle cause entro il limite di valore di euro 25.822,64.

Come ci si abilita alla sostituzione?

L’art. 9 del D.M. Giustizia n. 70/2016 stabilisce che il il praticante abilitato, in possesso dei requisiti, può richiedere al Consiglio dell’Ordine di appartenenza l’autorizzazione ad esercitare tale attività. Quest’ultimo si pronuncerà entro il termine di trenta giorni dalla presentazione della domanda e provvederà alla relativa comunicazione all’interessato. Per poter esercitare la professione, il praticante avvocato dovrà prestare davanti al Consiglio dell’Ordine, riunito in pubblica seduta, l’impegno solenne di cui all’art. 8 L. 247/2012.

 

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