Finalmente sembra arrivata l’ufficialità, dopo che il Ministero dell’Interno, tramite il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile – Direzione centrale per gli Affari generali, ha comunicato che il bando del concorso pubblico, per titoli ed esami, a 250 posti nella qualifica di vigile del fuoco del C.N.VV.F. verrà pubblicato il 15 novembre 2016 sia nella G.U. della Repubblica Italiana – IV Serie Speciale Concorsi ed Esami, sia sul sito Internet www.vigilfuoco.it.
Con ogni probabilità, la domanda di partecipazione potrà essere compilata esclusivamente online, mediante la procedura informatica che sarà resa disponibile sul sito dell’Amministrazione – Area concorsi entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale.
Nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2017 dovrebbero svolgersi, a Roma, le prove preselettive del concorso, al quale potranno partecipare candidati di entrambi i sessi in possesso dei seguenti requisiti minimi (eventualmente suscettibili di variazioni che saranno specificate nel bando):
– cittadinanza italiana;
– godimento dei diritti politici;
– età non superiore ai 30 anni, con esclusione di qualsiasi elevazione; per gli iscritti da almeno un anno negli elenchi del personale volontario del C.N.VV.F. il limite massimo di età è di 37 anni, con esclusione di qualsiasi elevazione;
– possesso dei requisiti psico-fisici e attitudinali di cui al D.M. 11 marzo 2008, n. 78;
– possesso del titolo di studio della scuola dell’obbligo;
– possesso delle qualità morali e di condotta previste per l’espletamento delle relative mansioni;
– non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione ovvero non essere stati dichiarati decaduti dall’impiego stesso.
Anche per questo concorso varranno le novità introdotte dal D.P.R. 17 dicembre 2015, n. 207 (G.U. n. 301 del 29 dicembre 2015), recante il Regolamento in materia di parametri fisici per l’ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze Armate, nelle Forze di Polizia a ordinamento militare e civile e nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, a norma della legge 12 gennaio 2015, n. 2, con cui sono stati appunto fissati i nuovi parametri che serviranno a valutare l’idoneità fisica dei candidati che aspirano a indossare una divisa: composizione corporea (percentuale di massa grassa presente nell’organismo), forza muscolare e massa metabolicamente attiva (percentuale di massa magra teorica dell’organismo che riveste una rilevanza metabolica con riferimento all’apparato muscolare).
Il passo decisivo per l’uscita del concorso si è avuto con l’emanazione, ad opera del Ministero dell’Interno, del Decreto 1° agosto 2016, n. 180 (G.U. n. 214 del 13 settembre 2016), contenente il Regolamento recante modifiche al decreto 18 settembre 2008, n. 163, concernente la disciplina del concorso pubblico per l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei Vigili del Fuoco.
In base alle nuove disposizioni, la prova preselettiva consisterà nella risoluzione sia di quesiti a risposta multipla su materie correlate al titolo di studio richiesto per l’accesso al concorso (che in questo caso dovrebbe corrispondere a quello della scuola dell’obbligo), indicate nel bando, sia di quesiti di tipo logico-deduttivo e analitico tesi a verificare le capacità intellettive e di ragionamento dei candidati.
Seguiranno le prove d’esame vere e proprie, costituite da una prova motorio-attitudinale e da un colloquio.
La prova motorio-attitudinale, per accedere alla quale sarà necessario munirsi di certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica, sarà volta ad accertare l’efficienza fisica e la predisposizione all’esercizio delle funzioni del ruolo dei vigili del fuoco, anche con riferimento all’utilizzo di attrezzature e mezzi operativi, e si articolerà in quattro moduli (la tipologia e le modalità di svolgimento dei quali saranno indicate nel bando) utili per misurare la capacità pratica, di forza, di equilibrio, di coordinazione, di reazione motoria, di acquaticità, nonché l’attitudine a svolgere l’attività di vigile del fuoco.
Il colloquio, a sua volta, verterà sulle seguenti materie:
a) organizzazione e competenze del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco;
b) discipline tecnico-scientifiche applicative, correlate al titolo di studio richiesto per la partecipazione al concorso, finalizzate a verificare la conoscenza degli elementi di base relativi all’attività del vigile del fuoco;
c) elementi di informatica di base e conoscenze di base di una lingua straniera scelta dal candidato tra quelle indicate nel bando.
I concorrenti che avranno superato entrambe le prove d’esame saranno ammessi alla valutazione dei titoli, per i quali si rimanda agli allegati B e C del succitato Decreto 180/2016, con particolare riferimento a titoli di studio, patenti e percorsi di istruzione e formazione professionale (triennali).
Per la valutazione delle prove d’esame e dei titoli è fissato un punteggio massimo complessivo di 100 punti, corrispondente alla somma dei punteggi massimi attribuibili a ciascun elemento di valutazione, così suddivisi:
– prova motorio-attitudinale: 50 punti;
– colloquio: 35 punti;
– titoli: 15 punti.
Infine, la commissione esaminatrice formerà la graduatoria di merito secondo l’ordine della votazione complessiva riportata dai candidati, determinata sommando le votazioni conseguite nella prova motorio-attitudinale, nel colloquio e nella valutazione dei titoli.
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