Concorso scuola 2020: in arrivo tre bandi a febbraio Nuove dichiarazioni della Ministra

Concorso scuola 2020: in arrivo tre bandi a febbraio. In un’intervista rilasciata ieri a Radio 1, la Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha confermato che le procedura per i concorsi scuola 2020 stanno per essere avviate. I bandi di concorso saranno tre diversi e riprenderanno ciò che abbiamo lasciato qualche settimana fa, ossia un concorso scuola ordinario, un concorso scuola straordinario ed un concorso scuola ordinario per la primaria e l’infanzia. I nuovi bandi di concorso avranno requisiti diversi e prima di essere pubblicati in Gazzetta ufficiale sono all’esame delle commissioni preposte.

Concorso scuola 2020: bandi in arrivo

I bandi di concorso confermati a febbraio sono tre e sono:

• il concorso straordinario (tre annualità di servizio anche non consecutive svolte tra l’a.s. 2008/09 e l’anno scolastico 2019/20 con almeno un anno svolto per la classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre);
• il concorso ordinario (abilitazione oppure laurea + 24 CFU);
• il concorso ordinario primaria e infanzia (laurea in Scienze della formazione primaria oppure diploma magistrale con valore di  abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002).

Le parole della Ministra: “Finora al Ministero dell’Istruzione si è vissuto di emergenze perché non è mai stata fatta una degna programmazione: non si sapeva quante persone andavano in pensione, in quali province, in quali Regioni, in quali classi di concorso. Solo così, pianificando, si possono programmare concorsi biennali per mettere un freno al problema del precariato”.

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Quali i posti disponibili?

L’Azzolina ha chiarito che i nuovi concorsi saranno banditi solo per le regioni in cui ci sono posti liberi e disponibili. Non saranno toccate, invece, le regioni le cui graduatorie risultano piene e non più capienti. Allo stato attuale, è al nord che c’è più bisogno di assumere nuovi docenti. Al sud, come confermato anche dalla Ministra, le immissioni in ruolo saranno di meno.