Sul sito del Ministero della Giustizia e sulla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 5 marzo è stato pubblicato il bando di concorso per ben 754 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria maschile e femminile.
Si tratta di un grande piano di assunzioni che, secondo quanto già annunciato in precedenza, andrà a consolidare ed infoltire il personale nelle strutture penitenziarie italiane.
Sono previsti sia dei posti riservati nei confronti dei militari in servizio o in congedo, sia dei posti per i cittadini italiani senza qualifiche particolari. Analizzando nel dettaglio il bando di concorso, si apprende che i 754 posti di allievi agenti saranno così suddivisi:
- 302 posti (di cui 226 uomini e 76 donne) riservati ai civili;
- 452 posti (di cui 340 uomini e 112 donne) riservati ai militari in servizio o in congedo (VFP1 / VFP4).
Requisiti: chi può partecipare al concorso in Polizia penitenziaria?
Possono partecipare al concorso tutti i candidati che siano in possesso dei requisiti fisici e attitudinali indicati dall’art. 2 del bando di concorso. Accanto a questi requisiti sono richiesti anche degli specifici titoli di studio che variano a seconda della classe di provenienza.
In particolare, per i civili si richiede il diploma d’istruzione secondaria superiore mentre, per i VFP1 e VFP4 si richiede il diploma di istruzione secondaria di primo grado.
Per quanto riguarda il requisito dell’età, si richiede che i candidati non abbiano superato e compiuto i 28 anni.
Le domande di partecipazione potranno essere inoltrate tramite il modulo online del sito del Ministero della Giustizia entro il 4 aprile.
La prima data da tenere d’occhio per avere il calendario delle prove è il 20 maggio.
Le prove del concorso
L’esame consiste in una prova scritta, vertente su una serie di domande a risposta sintetica o a scelta multipla, relative ad argomenti di cultura generale e a materie oggetto dei programmi della scuola dell’obbligo.
Dopo aver superato la prova d’esame, i candidati dovranno sottoporsi a degli accertamenti psico-fisici che saranno seguiti da prove attitudinali dirette ad accertare l’attitudine del candidato allo svolgimento dei compiti connessi con l’attività propria del ruolo e della qualifica da rivestire. Le prove attitudinali consistono in una serie di test sia collettivi sia individuali, ed in un colloquio.
Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it