Il concorso Mibac 2019 per 1.052 Assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza partirà proprio con una prova preselettiva RIPAM. Essendo il primo indispensabile step che aprirà la selezione, la redazione ha ritenuto utile buttar giù una serie di consigli utili per concentrare l’attenzione su alcuni aspetti che magari ancora non sono chiari o che potrebbero non esserlo più in là. Prima di entrare nel dettaglio, ricordiamo che per superare la prova preselettiva del concorso Mibac 2019 – così come tutte le altre prove preselettive dei concorsi unici RIPAM che si terranno nei prossimi mesi – è necessario studiare. Le nuove prove, infatti, non prevedono la pubblicazione di alcuna banca dati e, pertanto, l’unica arma a disposizione del candidato è lo studio, magari accompagnato da un buon manuale. Approfondiamo i punti caldi e facciamo un confronto anche il nuovissimo concorso Regione Campania 2019 con cui il concorso Mibac condivide lo studio di alcune materie.
Concorso Mibac 2019: cosa prevede la prova preselettiva
Ricordiamo in cosa consiste la prova preselettiva del concorso Mibac 2019. La preselezione consisterà in un test, da risolvere in 60 minuti, composto da 60 quesiti a risposta multipla, di cui 40 attitudinali per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico, di carattere critico verbale, nonché 20 per la verifica del grado di conoscenza di:
- elementi generali di diritto del patrimonio culturale (Codice dei beni culturali e del paesaggio);
- patrimonio culturale italiano:
- normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Concorso Mibac 2019: come superare la prova preselettiva
Lo studio (e non la memoria) deve essere considerato l’unico vero punto di partenza per superare la preselezione. In questi giorni, infatti, si è avviato anche un altro concorso, strutturato in modo simile rispetto al concorso Mibac. Si sta parlando del concorso Regione Campania 2019 che prevede la logica come argomento di studio comune. Anche se non mancano alcune domande di particolare difficoltà, stiamo assistendo ad una serie di commenti positivi sulla capacità del solo studio di far fronte alla prova preselettiva. I quiz di logica che RIPAM sta somministrando in questi giorni risultano essere fattibili anche a detta dei candidati che escono dai padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli per raccontare la loro esperienza. Inoltre, per questa prova, così come le altre prove preselettive in preparazione per altri concorsi RIPAM del genere, non è prevista la pubblicazione della banca dati dei quesiti. Ciò significa che solo studiando ed esercitandosi sarà possibile avere concrete chanches di successo. Dal momento che le risposte errate risultano avere come conseguenza una diminuzione di punteggio (risposta errata: – 0,33 punti) sarebbe opportuno valutare per bene le risposte da dare. Su un totale di sessanta quiz, potrebbe essere un’idea quella di tralasciare completamente le domande che – secondo il vostro giudizio – potrebbero essere particolarmente complesse o che richiedono un particolare tipo di studio o analisi (ad esempio interpretazione di una quantità di dati eccessiva rispetto al minuto di tempo a domanda). È fondamentale la gestione del tempo: non è opportuno dedicare troppi minuti ad una domanda e troppo pochi ad un’altra. Bisognerebbe partire prima con le domande a cui si sa dare una risposta certa e poi, con il passare dei minuti, focalizzare l’attenzione sui quesiti che risultano essere problematici da risolvere.
Concorso Mibac 2019: come prepararsi
Nella determinazione del punteggio il peso maggiore è attribuito proprio alle domande dedicate alle capacità logiche. Non bisogna dimenticare che le domande di logica possono essere teoricamente infinite e, dunque, l’unica possibilità per il candidato (che non potrà di certo imparare a memoria le domande proposte dalla banca-dati RIPAM) è di trovare una chiave di risoluzione comune e condivisa a diverse tipologie di quiz simili. Ciò che è necessario approfondire è, quindi, proprio il meccanismo di risoluzione che – a differenza di quanto pensano molti aspiranti al posto – non è da rinvenire direttamente nei quiz, ma nella teoria. Utilizzare un eserciziario o un simulatore non basta: è opportuno studiare e approfondire i diversi tipi di quesiti sulla base di un solido studio teorico che spieghi i passaggi, il modo in cui ragionare e – soprattutto – se esistono delle “scappatoie” per risolvere quel genere di quiz nel minor tempo possibile. Inoltre, non bisogna dimenticare che di recente la Commissione RIPAM ha aggiornato le sue banche dati rendendole ancor più specifiche ed attuali ed è proprio per questo motivo che lo studio non può prescindere da quesiti aggiornati. I quesiti precedenti del 2017 e 2018 non risultano essere perfettamente aderenti ai nuovi quiz che stanno girando nei nuovi concorsi e che saranno utilizzati anche per il concorso Mibac.
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