Il Ministero della Giustizia ha recentemente indetto un concorso pubblico per la copertura di 15 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Funzionario mediatore culturale, III Area funzionale, fascia retributiva F1, presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Da come si può immaginare, la figura del mediatore culturale ruota attorno alla conoscenza delle lingue straniere. Tra le attività prevalenti vi sono infatti l’interpretazione di discorsi e conversazioni nonché la traduzione di atti e documenti. Egli è istruito sulle culture che rappresenta e costituisce un vero e proprio punto di ritrovo tra tali culture diverse affinché queste si possano intrecciare.
Al fine di facilitare la comprensione tra le parti che si relazionano, non sono considerate meno importanti le abilità in campo sociologico ed antropologico. Tra le competenze richieste spicca infatti l’aspetto emotivo, psicologico e pedagogico con cui la risorsa dovrà approcciarsi per le attività che le verranno assegnate. Nel fenomeno dell’immigrazione ad esempio, il mediatore culturale riveste una funzione cruciale in quanto facilita l’inserimento (o il reinserimento) dei cittadini stranieri in Italia comprendendone le necessità ed i bisogni. Conosce i diritti umani e – relativamente ad essi – i punti di forza e di debolezza con cui si presentano le persone che mette in contatto reciproco.
A seconda del campo in cui dovrà operare, l’attività del mediatore potrebbe essere indirizzata verso una direzione o un’altra, come ad esempio il commercio internazionale, l’approccio con i cittadini stranieri di minore età e così via. Data la richiesta specifica del personale da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, è facilmente intuibile che la presenza di un lessico giuridico, richiesto nell’ambito delle prestazioni fornite dai candidati, favorirà lo svolgimento delle prove.
Per ribadire quanto detto, riportiamo le prove del concorso:
Scritto
- Diritto penitenziario con particolare riferimento alla organizzazione degli Istituti e dei servizi penitenziari;
- Sociologia e antropologia culturale.
Orale
– Oltre alle materie delle prove scritte;
- Tecniche di mediazione linguistica e culturale;
- Principi fondamentali di pedagogia interculturale e psicologia dell’immigrazione;
- Principi legislativi del diritto internazionale, comunitario e nazionale sulla tutela dei diritti umani;
- Elementi di diritto costituzionale ed amministrativo con particolare riferimento al rapporto di pubblico impiego;
- Accertamento delle conoscenze di una lingua straniera e delle apparecchiature informatiche.
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