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Concorso Regione Toscana 2020: bando per 89 laureati posti amministrativi. La Regione Toscana indice un concorso pubblico per esami per l’assunzione a tempo indeterminato di complessive n. 89 unità di personale, di categoria D, profilo professionale “Funzionario Amministrativo”. A darne notizia è il consigliere regionale Marcheschi che annuncia la pubblicazione del bando di concorso nel bollettino ufficiale della Regione Toscana. Il nuovo concorso Regione Toscana 2020 è aperto ai laureati in discipline umanistiche e sociali, come vedremo in seguito.
Le nuove assunzioni sono a tempo indeterminato. L’opportunità di queste nuove assunzioni 2020 e un posto fisso PA è decisamente concreta, soprattutto se si pensa che il bando è già perfezionato. Vediamo nel dettaglio i requisiti del nuovo concorso Regione Toscana 2020 laureati.
Concorso Regione Toscana 2020: requisiti
Chi può partecipare al nuovo concorso per laureati?
Occorre essere in possesso di un diploma di laurea triennale/specialistica/magistrale afferente l’area scientifica, l’area sociale e l’area umanistica, secondo la classificazione MIUR (consultabile QUI) oppure diploma di laurea del vecchio ordinamento universitario (DL). Sono quindi ammesse quasi tutte le lauree triennali.
La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata entro e non oltre il termine di 30 giorni con scadenza alle ore 12:00 a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (B.U.R.T.). Il sito da consultare per presentare la domanda è https://www.regione.toscana.it/-/bandi-di-concorso-e-avvisi.
Per presentare la domanda occorre attendere ancora qualche giorno, intanto che il sito web della Regione Toscana abilita la sezione telematica per le pratiche online.
Concorso Regione Toscana 2020: la prova preselettiva
Qualora il numero delle domande di partecipazione al concorso sia superiore a 500, la Regione valuterà una prova preselettiva per scremare l’elevato numero di candidati. La prova preselettiva verterà sulle materie che vedremo nel prossimo paragrafo sulla prova scritta. Dunque, non sarà presente la logica.
Continua a leggere l’articolo per sapere cosa occorre studiare per la prova preselettiva e per la prova scritta.
Come prepararsi al Concorso Regione Toscana?
La prova scritta
In cosa consisterà la successiva prova scritta? La prova scritta, che potrà consistere in un quiz o in domande a risposta sintetica, verterà sulle materie di seguito riportate:
- Diritto europeo, con particolare riferimento agli aspetti istituzionali e alla disciplina dei fondi di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato su Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 20 dicembre 2013;
- Diritto costituzionale, con particolare riferimento al titolo V della Costituzione e al sistema delle fonti del diritto e amministrativo, con particolare riferimento ai principi in materia di azione amministrativa (semplificazione, trasparenza e accesso), alla disciplina del procedimento amministrativo e agli atti amministrativi, nonchè alla disciplina dei contratti pubblici, gare e appalti;
- Diritto regionale, con particolare riferimento allo Statuto e all’organizzazione e al funzionamento dell’ordinamento della Regione Toscana;
- Contabilità pubblica e regionale, con particolare riferimento ai principi contabili generali in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni;
- Elementi e strumenti di programmazione economico-finanziaria delle Regioni.
La prova orale
In aggiunta alle materie della prova scritta, la prova orale verterà anche su:
- Rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento ai diritti e doveri del dipendente e CCNL Funzioni Locali 2016/2018;
- Data protection e sicurezza informatica, anche in relazione al GDPR n. 679/2016;
- Strumenti applicativi informatici di base e strumenti web;
- Verifica della conoscenza della lingua inglese;
- Per i candidati non italiani sarà valutata l’adeguatezza della conoscenza della lingua italiana.
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