Prove concorso docenti: no maxi assembramento. Si terranno nelle singole scuole. Chiariamo la situazione sulle prove dei concorsi in arrivo

 

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Concorso scuola 2020: no maxi assembramento. Le prove si terranno nelle scuole. Emergenza coronavirus: parte dal 4 maggio la Fase 2 in Italia. Dopo le ultime parole del premier Conte rese durante la conferenza stampa di ieri sera, è scattato tra i concorsisti un allarme generale soprattutto dopo il punto della situazione relativo alle nuove assunzioni 2020 scuola. Il premier ha ricordato che il Ministero dell’istruzione sta avviando i concorsi pubblici per insegnanti che, pertanto, partiranno a breve. Si prevede in settimana, infatti, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei bandi scuola che consentiranno l’inserimento di oltre 50mila docenti, tra precari e aspiranti, nelle scuole italiane.. Dal momento che ci sono arrivate diverse domande sul tema, ricapitoliamo come si terranno le prove del concorso docenti 2020.

Prove concorso docenti: no maxi assembramento

A differenza di tanti altri concorsi pubblici, i concorsi gestiti dal MIUR si svolgono in modalità diverse  rispetto al solito. Infatti, così come accaduto anche per il concorso dirigente scolastico e per il concorso DSGA, anche per il concorso scuola 2020 le prove non si terranno presso un’unica sede, bensì in più sedi dislocate.

Le prove d’esame, a partire dalla prova preselettiva e proseguendo poi anche con le altre prove scritte, si tengono presso le diverse scuole italiane di ogni ordine e grado. Una volta conclusa la procedura di invio delle domande, sono formati degli elenchi regionali. I nominativi contenuti in questi elenchi sono poi smistati tra le diverse scuole locali e provinciali che organizzeranno le prove in più tornate.

La vigilanza durante le prove d’esame è affidata dall’USR agli stessi membri della commissione esaminatrice, cui possono essere aggregati, ove necessario, commissari di vigilanza scelti dal medesimo USR. Sarà dunque compito dell’Ufficio scolastico regionale vigilare e sorvegliare i candidati durante lo svolgimento dell’esame.

Anche nel concorso scuola 2016 venne applicato lo stesso meccanismo. I candidati furono smistati nelle regioni prescelte, in ordine alfabetico, tra le diverse scuole del territorio.

Quante persone parteciperanno?

Tante. Sono previste migliaia di candidature sia per il concorso ordinario 2020 che per il concorso straordinario 2020. Tuttavia, dobbiamo ricordare, che i gruppi di candidati che devono svolgere le prove non sono mai numerosi: sono generalmente composti da 15-20 persone al massimo per aula. Inoltre, se si considera il numero totale di candidati, sicuramente si renderà necessario suddividere le prove in più giorni con tornate mattutine e pomeridiane, esattamente come successo per il concorso scuola 2016.

E anzi, dal momento che le prove saranno computer based, è necessario farle svolgere in appositi laboratori multimediali in cui già è garantito un distanziamento sociale dovuto allo spazio occupato dai computer e dalle scrivanie.

Per garantire comunque un maggior rispetto delle misure di distanziamento e igiene così come anche di sanificazione dei locali, è auspicabile un intervento del Ministero, soprattutto tramite la diffusione di linee guida indirizzate alle scuole che ospiteranno le prove del concorso insegnanti.

Ad esempio, vista la situazione attuale, potrebbero anche essere definiti dei limiti al numero di candidati per ogni aula. Secondo quanto detto, il contatto fisico tra persone e personale scolastico sarà ridotto al minimo.

Concorso scuola 2020: quando si terranno le prove

Le prove al momento non hanno una data precisa e ciò sia a causa dell’emergenza Covid-19 sia perché siamo in attesa della pubblicazione dei bandi che dovrebbe avvenire a strettissimo giro.

Ciò significa che potrebbe intercorrere molto tempo tra la pubblicazione del bando di concorso e lo svolgimento delle prove. Ad esempio, il Ministero dell’istruzione non permetterà di certo che le prove possano essere sostenute a maggio.

In altri termini, è vero che attualmente la situazione non consente spostamenti e interazioni tra persone. Tuttavia, le prove si terranno in un periodo in cui, ci auguriamo, l’emergenza sarà più attenuata e consentirà la ripresa delle ordinarie attività.

 

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