Concorso a cattedra sostegno 2023: pubblicato il decreto, si resta in attesa del bando. È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’Istruzione sul nuovo sistema di reclutamento sul sostegno. Nel decreto viene disciplinato il nuovo funzionamento delle graduatorie e le procedure selettive finalizzate all’immissione in ruolo, su posto di sostegno, dei soggetti in possesso dei requisiti. Ma quali sono questi requisiti? Andiamoli a vedere insieme.
Requisiti di accesso
La partecipazione alla procedura è riservata ai soggetti che, alla data di scadenza del termine previsto per la presentazione della domanda, sono in possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno nel relativo grado, conseguito in Italia ai sensi della normativa vigente.
Inoltre, vengono ammessi alla procedura:
- i soggetti il cui titolo di specializzazione conseguito all’estero sia stato riconosciuto dalla competente Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici.
- con riserva, coloro che, avendo conseguito all’estero la specializzazione per l’insegnamento su posto di sostegno, hanno presentato la relativa domanda di riconoscimento alla competente Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici.
I candidati devono inoltre possedere i requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.
I candidati sono ammessi alla procedura con riserva di accertamento del possesso dei requisiti di ammissione. In caso di carenza degli stessi, l’USR responsabile della procedura dispone l’esclusione dei candidati in qualsiasi momento della procedura stessa.
Come presentare domanda
Come ormai consuetudine, la domanda potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica. Le graduatorie vengono aggiornate ogni due anni e il candidato può concorrere per tutte le tipologie di posto di sostegno relative ai diversi gradi di scuola per le quali ha titolo.
Come si svolge
Una volta stilate le graduatorie, i partecipanti alla procedura sono inseriti in una graduatoria regionale finalizzata al conferimento di contratti annuali sui posti vacanti e disponibili, residuati dalle ordinarie procedure di immissione in ruolo.
Ai fini dell’immissione in ruolo, i candidati destinatari del contratto annuale svolgono il percorso di formazione e il periodo annuale di prova con test finale.
A seguito del superamento del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, i docenti sostengono una prova disciplinare.
La prova disciplinare è superata dai candidati che raggiungono una soglia di idoneità, non comporta l’attribuzione di un punteggio specifico ed è valutata da una commissione esterna all’istituzione scolastica di servizio.
La prova disciplinare
La prova disciplinare alla quale vengono sottoposti coloro i quali fanno domanda di partecipazione serve a valutare l’idoneità del candidato e il possesso delle competenze e delle conoscenze finalizzate ad un’educazione individualizzata ad interventi mirati ed equilibrati tra socializzazione e apprendimento, in sintonia e collaborazione con gli altri membri del consiglio di classe, con l’obiettivo dichiarato di valorizzare al massimo le capacità e le potenzialità del soggetto.
Durante la prova verranno valutate anche la capacità di comprensione e produzione orale in inglese al livello B2.
Manuale consigliato
Concorso a cattedra sostegno 2023: decreto
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