Concorso Ministero della giustizia: bando per 150 funzionari laureati. Nuovo concorso Ministero della giustizia per funzionari. Nella Gazzetta ufficiale del 27 novembre è stato pubblicato il nuovo concorso giustizia che sarà per titoli e esame orale, su base distrettuale, per il reclutamento di complessive centocinquanta unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato per il profilo di funzionario giudiziario, da inquadrare nell’Area funzionale terza, fascia economica F1, nei ruoli del personale del Ministero della giustizia – Amministrazione giudiziaria, ad eccezione della Regione Valle d’Aosta. Anche questo nuovo bando 2020 è destinato ad inserirsi nei concorsi Ministero della giustizia finiti nell’occhio del ciclone per via della selezione per titoli. Ricordiamo che anche il concorso 2700 cancellieri sarà strutturato allo stesso modo.
I posti a concorso
Le selezioni saranno curate dalle distinte Corti di appello. I 150 posti banditi sono così suddivisi:
- Codice BO – Distretto della Corte di appello di Bologna – 32 unità;
- Codice BS – Distretto della Corte di appello di Brescia – 13 unità;
- Codice MI – Distretto della Corte di appello di Milano – 44 unità;
- Codice TO – Distretto della Corte di appello di Torino – 30 unità;
- Codice VE – Distretto della Corte di appello di Venezia – 31 unità.
Si potrà presentare domanda per uno solo dei codici di concorso.
Concorso 150 funzionari Ministero giustizia: requisiti
possesso di:
- laurea (L) in: L-14 Scienze dei servizi giuridici; L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale; L-33 Scienze economiche; L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali; oppure
- laurea magistrale (LM) in: LMG/01 Giurisprudenza; LM-77 Scienze economico-aziendali; LM-87 Servizio sociale e politiche sociali; LM-52 Relazioni internazionali; LM-56 Scienze dell’economia; LM-62 Scienze della politica; LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni; LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo; LM-88 Sociologia e ricerca sociale; LM-90 Studi europei.
Valgono anche i titoli equiparati e di vecchio ordinamento.
In aggiunta al titolo di studio si richiede anche il possesso di uno dei seguenti titoli:
- i. avere prestato servizio nell’amministrazione giudiziaria per almeno tre anni, senza demerito;
- ii. avere svolto le funzioni di magistrato onorario, per almeno cinque anni, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
- iii. essere stato iscritto all’albo professionale degli avvocati, per almeno cinque anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
- iv. avere svolto, per almeno cinque anni scolastici interi (ivi compresi i periodi di docenza svolti in attività di supplenza annuale), attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di secondo grado;
- v. essere da almeno due anni ricercatore ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera b) , della legge 30 dicembre 2010, n. 240, in materie giuridiche;
- vi. avere prestato servizio nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori, per almeno cinque anni;
- vii. avere conseguito il titolo di dottore di ricerca in materie giuridiche e avere svolto attività lavorativa per almeno sei mesi presso una pubblica amministrazione in posizione funzionale per l’accesso alla quale è richiesto il possesso del diploma di laurea;
- viii. avere svolto attività lavorativa per almeno cinque anni presso una pubblica amministrazione in posizione funzionale per l’accesso alla quale è richiesto il possesso del diploma di laurea.
La domanda deve essere presentata entro il 27 dicembre 2020.
Concorso Ministero giustizia: la selezione
La selezione si svolge per titoli e colloquio. Il punteggio complessivo attribuibile è pari a 120 punti così suddivisi:
- titoli: massimo 40 punti;
- esame orale: massimo 80 punti.
Concorsi titoli 2020: la valutazione
Tra i titoli da valutare rientrano:
- il voto di laurea;
- master universitari di primo e secondo livello;
- dottorati di ricerca;
- anni di servizio (insegnamento, incarico, P.A.).
Nel dettaglio:
- a) sino a punti 5,00 per il voto di laurea:
i. 110 e lode, punti 5,00;
ii. 110, punti 4,75;
iii. 109, punti 4,50;
iv. 108, punti 4,25;
v. 107, punti 4,00;
vi. 106, punti 3,75;
vii. 105, punti 3,50;
viii. 104, punti 3,25;
ix. 103, punti 3,00;
x. 102, punti 2,75;
xi. 101, punti 2,50;
xii. 100, punti 2,25;
xiii. 99, punti 2,00;
xiv. da 96 a 98, punti 1,75;
xv. da 92 a 95, punti 1,50;
xvi. da 87 a 91, punti 1,25;
xvii. da 81 a 86, punti 1,00;
xviii. da 74 a 80, punti 0,75;
xix. da 68 a 73, punti 0,50;
xx. da 66 a 67, punti 0,25; - b) sino a un massimo di punti 7,00 per eventuali ulteriori titoli accademici universitari o post-universitari: i. master universitari di primo livello: punti 1,00 per ciascuno, fino a un massimo di punti 2,00; ii. master universitari di secondo livello: punti 1,50 per ciascuno, fino a un massimo di punti 3,00;
iii. diploma di specializzazione (DS): punti 3,00;iv. dottorato di ricerca (PhD): punti 4,00 (salvo che costituisca titolo per l’accesso ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera d) , n. vii) ; - c) punti 4,00 per ogni anno (e punti 1,00 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al terzo di servizio nell’amministrazione giudiziaria, nella qualifica di funzionario giudiziario, senza demerito;
- d) punti 3,00 per ogni anno (e punti 0,75 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al quinto di svolgimento delle funzioni di magistrato onorario, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
- e) punti 3,00 per ogni anno (e punti 0,75 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al quinto di iscrizione all’albo professionale degli avvocati, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
- f) punti 2,00 per ogni anno intero (e punti 0,50 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al quinto di svolgimento dell’attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di secondo grado aventi sede nel Distretto per il quale è stata presentata la domanda;
- g) punti 2,00 per ogni anno (e punti 0,50 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al secondo di servizio quale ricercatore ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera b) , della legge 30 dicembre 2010, n. 240 in materie giuridiche;
- h) punti 2,00 per ogni anno (e punti 0,50 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al quinto di servizio nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori;
- i) punti 3,00 per ogni anno (e punti 0,75 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al primo semestre di svolgimento di attività lavorativa presso una pubblica amministrazione, in posizione funzionale per l’accesso alla quale è richiesto il possesso del diploma di laurea (punteggio attribuibile soltanto in favore di coloro che hanno conseguito il titolo di dott. di ricerca in materie giuridiche);
- j) punti 2,00 per ogni anno (e punti 0,50 per ogni ulteriore frazione superiore a tre mesi) successivo al quinto di svolgimento di attività lavorativa presso una pubblica amministrazione, in posizione funzionale per l’accesso alla quale è richiesto il possesso del diploma di laurea;
- k) punti 6,00 a coloro che hanno svolto, con esito positivo, il tirocinio presso Uffici giudiziari ai sensi dell’art. 73 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, attestato ai sensi del comma 11 del suddetto articolo; l) punti 3,00 a coloro che hanno svolto, con esito positivo, l’ulteriore periodo di perfezionamento nell’ufficio per il processo ai sensi dell’art. 16 -octies comma 1 -bis e comma 1 -quater del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
- m) punti 1,50 a coloro che hanno completato, con esito positivo, il tirocinio formativo ai sensi dell’art. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non avendo fatto parte dell’ufficio per il processo, così come indicato dall’art. 16-octies , comma 1-quinquies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
Nota bene. Tutti questi titoli insieme agli altri indicati dal bando saranno utili per ottenere punteggio aggiuntivo (e non validi dunque per l’accesso al concorso).
Concorso giustizia: la prova orale
L’esame orale consisterà in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati sulle seguenti materie:
- a) elementi di diritto civile,
- b) elementi di diritto penale,
- c) diritto amministrativo (con particolare riferimento al procedimento amministrativo, alla disciplina del lavoro pubblico, alle diverse responsabilità dei dipendenti pubblici, alla disciplina degli appalti, al codice del processo amministrativo),
- d) diritto processuale civile,
- e) diritto processuale penale,
- f) ordinamento giudiziario,
- g) servizi di cancelleria,
- h) conoscenza della lingua inglese, attraverso una conversazione che accerti il possesso di competenze linguistiche al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue;
- i) conoscenza delle tecnologie informatiche, nonché delle competenze digitali volte a favorire processi di innovazione amministrativa e di trasformazione digitale della pubblica amministrazione, attraverso una verifica attitudinale di tipo pratico
Consulta anche: Concorso 400 Direttori al Ministero della giustizia
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