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Coronavirus e spostamenti: come si compila l’autocertificazione? L’emergenza coronavirus ha indotto il governo a prevedere, tra le altre misure urgenti e necessarie, anche l’autocertificazione spostamenti 2020. In molti continuano a chiedersi cosa occorre per spostarsi da un luogo all’altro e come può essere compilata l’autocertificazione messa a punto dal Ministero dell’interno per questa emergenza coronavirus 2020. Per fronteggiare l’esigenza di far rispettare le nuove misure restrittive contenute prima nel DPCM dell’8 marzo e poi in quello del 9 marzo, è ora necessario munirsi di un’autocertificazione da presentare in caso di controlli da parte delle Forze di polizia. Come compilare il modello autocertificazione 2020 per il coronavirus?
Cosa prevede il DPCM 9 marzo?
L’emergenza coronavirus ha indotto il governo a prevedere, tra le altre misure urgenti e necessarie, anche l’autocertificazione spostamenti 2020. Essendo stato limitato lo spostamento delle persone fisiche da un luogo ad un altro, è proprio con questo documento che è possibile ora circolare, sebbene in presenza di una particolare giustificazione comprovata di salute, lavoro oppure di necessità.
Quando è ammesso spostarsi da un luogo all’altro?
Fino al 3 aprile sono previsti quattro motivi che possono giustificare uno spostamento di persona:
- motivi di salute;
- comprovate esigenze lavorative;
- situazioni di necessità (v. paragrafo successivo sul Vademecum)
- rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza
Ci sono dei casi in cui non è possibile spostarsi?
Sì. Ciò vale per per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.
Per i casi limite, ossia per i soggetti con sintomi da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5 gradi), è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.
Cos’è l’autocertificazione e a cosa serve
L’autocertificazione non è altro che una dichiarazione che l’interessato sottoscrive nel proprio interesse su stati, fatti e qualità personali. Il cittadino quindi si sostituisce all’Amministrazione competente a rilasciare un certificato e lo dichiara con valore di legge, sotto la propria responsabilità.
L’autocertificazione sostituisce dunque i certificati e i documenti richiesti dalle Amministrazioni pubbliche.
Firmare l’autocertificazione per gli spostamenti costituisce l’unica modalità ammessa con cui è possibile muoversi da un luogo all’altro.
Attenzione: occhio al modello! Il modello da utilizzare adesso è solo ed esclusivamente quello ufficiale rilasciato dalle Autorità dopo il DPCM 9 marzo. Quello precedente non va più utilizzato.
Compila la tua autocertificazione qui
Come fare? Per prima cosa:
Il modello di autocertificazione che hai scaricato potrai modificarlo direttamente con il tuo computer o con il tuo smartphone. Come?
- Se scarichi il modello al pc: potrai aprire il file con un software per PDF. Clicca sul campo che vuoi compilare e scrivi dal tuo computer. Dopo aver compilato tutti i campi, potrai stampare il file direttamente e già compilato;
- Se scarichi il modello da smartphone (Android o iOS) accertati prima di aver installato un’app specifica per leggere file PDF.
Come si compila l’autocertificazione?
L’autocertificazione ha diverse sezioni da compilare:
- la prima riguarda i tuoi dati anagrafici. Fai molta attenzione alla compilazione dei dati, scrivi in maiuscolo e con caratteri ben leggibili dal momento che l’autocertificazione potrà esserti richiesta in ogni momento (anche di notte, con poca luce, e così via);
- la seconda sezione riguarda i motivi che giustificano lo spostamento: è necessario sbarrare in modo chiaro la ragione per cui ti stai muovendo;
- l’ultima sezione “A questo riguardo, dichiara che…” serve per inserire dettagli che possano permettere alle Forze dell’ordine di comprendere al meglio le ragioni del tuo spostamento. Puoi scrivere ad esempio della visita medica necessaria, dell’appuntamento di lavoro che non può essere rimandato oppure della visita genitoriale ai tuoi figli.
- la firma del dichiarante
Non vanno compilati, chiaramente, i campi sull’ora e la data del controllo.
Il Vademecum: esempi
Ecco alcuni utili esempi che possono chiarire quando ci si può spostare e quando no.
Posso andare a fare la spesa in un altro Comune? In linea di principio con il decreto la spesa deve essere effettuata in prossimità delle residenza/domicilio.
Quindi posso uscire di casa per una passeggiata? Sì, ma non in luoghi affollati e mantenendo le distanze interpersonali.
I ragazzi/bambini/famiglie possono andare al parco? Sì, mantenendo le distanze interpersonali.
Posso andare a casa di amici per cena o durante la giornata per motivi diversi da quelli consentiti dal DPCM? No, gli spostamenti sono consentiti solo per motivate esigenze lavorative o situazioni di necessità.
Sono un nonno/nonna che deve andare all’interno del Comune o in altro Comune a tenere i nipoti perché i miei figli vanno a lavorare, posso andare? Sì, è uno spostamento consentito per necessità.
Ho i genitori anziani da accudire posso recarmi a casa loro? Sì, è uno spostamento consentito per necessità
Sono un genitore separato, posso andare a prendere mio figlio a casa dell’altro genitore? Sì, è uno spostamento consentito per necessità
Sono un lavoratore dipendente, posso recarmi sul posto di lavoro? Sì, è uno spostamento consentito per necessità
Sono un artigiano/libero professionista/lavoratore autonomo, posso spostarmi per lavoro? Sì, è uno spostamento consentito per necessità. È necessario portare con se una autocertificazione.
Sono un libero professionista, posso spostarmi liberamente? No, solo per comprovate esigenze di lavoro.
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