Sullo sfondo della classica partizione tra diritti reali e diritti di credito si stagliano le figure ibride degli oneri reali e delle obbligazioni «propter rem»
Le fisionomie sono così incerte che, almeno nel linguaggio delle sentenze, le espressioni sembrano intercambiabili, prive di sostanza semantica.
Nonostante ciò, la peculiarità dell’onere reale riguarda il carattere dell’inerenza a un fondo, ossia l’idoneità a imporre al debitore l’obbligo di effettuare prestazioni periodiche e positive a carico di chiunque vanti la titolarità di diritti reali di godimento su di esso.
La sua realità assume consistenza soprattutto nella fase dell’inadempimento, accordando al creditore la facoltà di soddisfarsi in via privilegiata sul bene.
L’obbligazione propter rem, invece, fa carico ad un soggetto che si trovi in una posizione qualificata con un determinato bene (proprietario, titolare di altro diritto reale o possessore).
Questo è solo un assaggio. Per impadronirvi dell’argomento cliccate qui:
https://drive.google.com/file/d/10gpw3qmZWaKgj81QEotu1Joh0PFyjQzw/view?usp=sharing
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