Nuovi concorsi pubblici 2021: nascono i poli territoriali per i concorsi e il coworking L'idea del Ministro Dadone sui nuovi concorsi

 

Condividi

nuovi-concorsi-pubblici-2021-poli-territorial

2 min di lettura

Nuovi concorsi pubblici 2021: nascono i poli territoriali per i concorsi e il coworking. Annunciate importanti novità per i concorsi pubblici 2021 dal ministro della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone. In audizione alla Camera per il Recovery Fund, il Ministro Dadone ha dichiarato la linea della PA sui concorsi pubblici. I nuovi bandi di concorso potranno subire modifiche sulle modalità di svolgimento delle future prove concorsuali. Nasceranno, in tutto il territorio nazionale, dei veri e propri poli specializzati nella gestione dei concorsi pubblici. Come cambieranno le prove dei concorsi pubblici?

Nuovi concorsi pubblici 2021: i poli territoriali

Come riportato dal sito Rai News, la Dadone ha dichiarato che a breve nasceranno dei poli territoriali per concorsi e coworking. L’idea è quella di avere delle sedi dotate “della necessaria infrastruttura tecnologica e della conseguente dotazione informatica volta a consentire lo svolgimento delle procedure di selezione interamente in forma digitale”.

Si tratta dunque non solo di spazi da utilizzare per lo svolgimento delle prove dei concorsi pubblici, ma anche di “spazi condivisi di lavoro per le amministrazioni pubbliche per favorire il lavoro flessibile in tutte le sue forme, hub per l’innovazione e la modernizzazione della P.a”.

Ma nella pratica…in cosa consisteranno questi poli territoriali? Si tratterà di grandi strutture, prevalentemente in disuso, riqualificate e ammodernate (anche dal punto di vista digitale) e spaziose abbastanza da fare in modo che possano tenersi le prove dei concorsi pubblici osservando le prescrizioni in tema di Covid-19.

Per i concorsi 150 poli regionali

Inizialmente si prevedono 150 poli a livello regionale anche se, come si sottolinea di seguito, potrebbero essere attivati anche poli più circoscritti a livello locale.

“I Poli saranno attivati a livello territoriale. Il numero inizialmente previsto è di 150, da suddividere tra le varie Regioni. Ma dove necessario, in una logica di prossimità, “si potrà prevedere anche l’attuazione di Poli a livello Comunale”

Il coworking

Come già anticipato, i poli non serviranno solo a far svolgere le prove dei concorsi pubblici, ma “potranno svolgere, altresì, la funzione di hub per l’innovazione e la modernizzazione della P.a, anche grazie alla collaborazione con Università e centri di ricerca“. L’idea è quella di sfruttare le strutture anche come centri dedicati allo smart working e alla formazione dei dipendenti pubblici.

Tali spazi si apriranno anche all’interazione con il cittadino come luogo aperto per lo sviluppo delle competenze digitali e dell’innovazione. Ambienti, quindi, in cui l’amministrazione si apre al cittadino e condivide con esso gli spazi, nonché competenze e conoscenze.”

 

    Ricevi tutti gli aggiornamenti sulle pubblicazioni d'interesse

    Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it