Concorso Navigator: cambiano ancora le mansioni della figura L’intesa raggiunta tra Governo e regioni svela nuovi dettagli sui navigator

 

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La figura del Navigator, concepita come elemento fondamentale del reddito di cittadinanza, è stata oggetto dell’intesa tecnico-politica tra il Governo e le regioni che ha definito alcuni aspetti della selezione e rivelato alcuni dettagli molto interessanti.
Sono stati  modifcati i compiti attribuiti inizialmente per questa figura ed è stato confermato il numero di unità da assumere regione per regione.
Lo step successivo per formalizzare l’intesa e renderla definitiva è la presentazione ed in Conferenza Stato Regioni, a seguito della quale sarà finalmente possibile emanare il bando di concorso e far partire la selezione.

Concorso Navigator: cosa cambia?

Originariamente nato per indirizzare e orientare tra le diverse offerte di lavoro che dovranno essere proposte ai destinatari del reddito di cittadinanza, il navigator ha subìto un ridimensionamento dei propri compiti.
La finalità della risorsa, sempre e comunque tesa a favorire l’inserimento lavorativo in generale e la ricerca di un impiego lavorativo adeguato al profilo del potenziale lavoratore, è adesso quella dell’assistenza tecnica.
Si tratterebbe quindi di una figura che andrà materialmente a supportare le unità lavorative dei centri per l’impiego. 

Concorso Navigator 2019: requisiti e prove invariati

Ai candidati verrà richiesto un titolo di laurea magistrale (giurisprudenza, economia, scienze politiche, statistica e scienza della formazione) che consentirà l’accesso alla procedura selettiva semplificata costituita da valutazione per titoli e colloquio orale. Una volta superata la selezione, i vincitori saranno chiamati a stipulare un contratto di collaborazione biennale che prevedrà una retribuzione lorda di circa 30mila euro annui.

Concorso Navigator 2019: ecco come saranno distribuiti i posti

Nell’intesa è stata indicata anche la distribuzione dei posti sul territorio nazionale, tenendo fermo il numero totale delle unità che saranno assunte pari a 2.980.
Di seguito l’elenco che indica il numero dei posti attribuiti per singola regione. Si anticipa che la regione con il maggior numero di posti è la Campania, seguita dalla Sicilia e che, al contrario, le regioni con il minor numero di disponibilità sono la Valle d’Aosta (con 6 posti) ed il Molise (13 posti).

  • Abruzzo 54
  • Basilicata 31
  • Calabria 170
  • Campania 471
  • Emilia-Romagna 165
  • Friuli-Venezia Giulia 46
  • Lazio 273
  • Liguria 66
  • Lombardia 329
  • Marche 55
  • Molise 13
  • Piemonte 176
  • Puglia 248
  • Sardegna 121
  • Sicilia 429
  • Toscana 152
  • Umbria 33
  • Valle d’Aosta 6
  • Veneto 142
 

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