I benefit del lavoro nella Pubblica Amministrazione Quali sono e come funzionano

 

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4 min di lettura

I benefits del lavoro nella Pubblica Amministrazione. Se sei incerto se presentare o meno la domanda di partecipazione ad un concorso, in questo articolo cercherò di darti la risposta. Attenzione Spoiler! Senza ombra di dubbio, fai domanda di ammissione alle selezioni per ogni concorso pubblico che verrà bandito, da oggi fino alla tua assunzione.

Per prima cosa leggi bene il bando, verifica di possedere tutti i requisiti previsti (titolo di studio, tipologia della laurea, limiti di età, ecc..) e poi procedi con la domanda di partecipazione, anche se la sede di servizio non è vicino casa o non si tratta del lavoro dei tuoi sogni. una volta raggiunta la meta avrai delle possibilità che, forse, neanche immagini.

Obiettivo: idoneità

La meta è l’idoneità, ossia superare la sufficienza in tutte le prove del concorso. Ad esempio, se i posti messi a concorso sono venti e coloro che hanno raggiunto la sufficienza in tutte le prove sono cinquanta, i primi venti nella graduatoria saranno subito assunti dall’Amministrazione, mentre i restanti (cosiddetti idonei) entreranno a far parte di una lista che per scorrimento servirà all’Amministrazione per coprire successive posizioni che si andranno ad aprire.

N.B. La legge di bilancio 2020 ha ridotto molto questa possibilità che in passato ha portato alla chiamata di idonei anche dopo dieci anni dal concorso. Comunque, le graduatorie approvate negli anni 2018 e 2019 restano utilizzabili entro i tre anni seguenti.

Hai sempre sognato di lavorare nel legale e invece la posizione è di amministrativo? Oppure, vorresti partecipare solo a concorsi per contabili mentre il concorso che hanno appeno aperto è per statistici?

Nessun problema, grazie alle diverse fattispecie di mobilità sono possibili i trasferimenti interni tra una amministrazione all’altra (per ulteriori informazioni fai riferimento all’art. 30 del D. Lgs. 165/2001).

Lo status di dipendente pubblico ti consentirà di beneficiare di agevolazioni riservate agli aderenti al Fondo della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Gli aderenti hanno una trattenuta dello 0,35% della retribuzione mensile che consente l’accesso a molte prestazioni. Trovi l’elenco completo sul sito www.inps.it.

I benefits: quali sono

Ecco, dunque, un elenco delle principali prestazioni sociali e creditizie.

Per quanto riguarda il Welfare:

  • Ogni anno l’INPS sostiene, attraverso l’erogazione di borse di studio, la partecipazione a master universitariexecutive” finalizzati a garantire ai dipendenti pubblici alta formazione e aggiornamento professionale qualificato.
  • Borse di studio per scuola di primo e secondo grado, università e ITS. L’INPS sostiene gli studi dei figli dei dipendenti pubblici con borse di studio a copertura parziale delle spese per la frequenza di scuole di primo e secondo grado, università e, per gli studenti fuori sede, Istituti Tecnici Superiori (ITS).
  • Assistenza domiciliare per persone non autosufficienti (Home Care Premium). I beneficiari hanno diritto a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico.
  • Estate INPSieme. Ogni anno l’INPS bandisce borse di studio riservate ai figli dei dipendenti pubblici per soggiorni estivi di vacanza e studio in Italia e all’estero, della durata di una o due settimane.
  • Sostegno per lo studio all’estero (ITACA) per figli di iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il programma di studio all’estero ITACA è una borsa di studio a totale o parziale copertura di un soggiorno scolastico all’estero, organizzato e fornito da soggetti terzi ed erogata dall’INPS ai vincitori del bando di concorso dedicato.

I finanziamenti agevolati

Il dipendente pubblico può anche chiedere dei finanziamenti all’Inps a tassi agevolati tramite una semplice procedura telematica.

  • l’Inps, ad esempio, eroga prestiti annuali e biennali fino al doppio della retribuzione contributiva mensile. Per specifiche esigenze, come cure ortodontiche o ristrutturazione della casa di proprietà, è possibile richiedere prestiti quinquennali e decennali verso cessione del quinto della retribuzione.
  • per l’acquisto della prima casa, il dipendente pubblico può richiedere un mutuo. Tale possibilità è concessa ai soli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che siano in attività di servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato o che siano in pensione (attualmente i tassi dei mutui variano dallo 0,42% all’1,48%).

E poi, sapevi che il dipendente pubblico può fare il dottorato, chiedendo il congedo dal lavoro ma conservando lo stipendio mensile? (vedi la Legge n. 476/1984 “Norma in materia di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università.” così come modificata dalla legge n. 488/2001).

L’articolo “Benefits e lavoro pubblica amministrazione” fa parte della rubrica: I consigli di chi ce l’ha fatta

F.N.

 

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