La seconda prova maturità 2019 classica Un commento del professor Giuseppe Ferraro

 

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Il primo esperimento di prova “mista” relativo alla seconda prova scritta di esame di Stato per il liceo classico non ha presentato – al di là della comprensibile ansia per la novità in sé – particolari sorprese e problemi.

In primo luogo i due testi sono stati scelti secondo il criterio di contiguità più semplice e naturale: quello cioè dell’affinità di contenuti. Si tratta di una scelta che era stata già anticipata dallo specimen ministeriale e, prima ancora, dal nostro testo “La seconda prova scritta del nuovo esame di Stato nel liceo classico”, dove, peraltro, ben due esempi di “prova mista” si fondavano proprio sul racconto della morte di personaggi storici – in un caso Cesare, nell’altro Catone – e in entrambi l’autore greco proposto era proprio Plutarco.

Anche l’altro elemento di novità, quello del questionario, è stato risolto con comprensibile cautela, senza richieste inaccessibili alla media degli studenti.
I tre quesiti, come indicato dalle disposizioni ministeriali (anche in questo caso puntualmente applicate nel nostro volume) riguardavano nell’ordine la comprensione del testo, l’analisi linguistica – relativa al brano latino e solo opzionalmente a quello greco (“puoi anche proporre confronti con il testo greco”) – e la contestualizzazione di storia letteraria, con una domanda sulle differenze tra storiografia e biografia assolutamente accessibile, derivante dal fatto che i due autori proposti si inquadrano rispettivamente nel primo e nel secondo di questi due generi letterari (per questo avrei evitato di scrivere, nel primo quesito, “entrambi gli storici”, ma, piuttosto, sia lo storiografo che il biografo).

Ciò che può lasciare invece un po’ perplessi è l’eccessiva somiglianza del contenuto dei due brani in vari passaggi, che spinge lo studente, piuttosto che ad approfondire le caratteristiche stilistiche dell’uno e dell’altro attraverso il confronto, ad andare alla ricerca, nel brano greco già in traduzione, di indicazioni per la versione di quello latino, con sacrificio, dunque, della valutazione delle competenze tecniche di traduzione. 

 

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