Istruttore amministrativo categoria C: cosa fa e quanto guadagna Tutto quello che c'è da sapere su questa figura professionale dell'amministrazione pubblica

 

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istruttore amministrativo categoria C

3 min di lettura

Istruttore amministrativo categoria C: cosa fa e quanto guadagna, una panoramica generale su questa figura della pubblica amministrazione. Un istruttore amministrativo che lavora nella pubblica amministrazione svolge funzioni di supporto nell’ambito dell’amministrazione e della gestione dell’ente pubblico per cui lavora. Ciò può includere compiti come la gestione della corrispondenza e dei documenti, la predisposizione di atti e documenti amministrativi, la gestione dell’agenda e degli appuntamenti, la predisposizione di statistiche e di report, la gestione delle pratiche amministrative e la gestione delle relazioni con i cittadini e con gli altri enti pubblici.

Cosa ci dice il nuovo CCNL

Innanzitutto, bisogna ricordare che con il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) da un punto di vista giuridico non si parla più di istruttori amministrativi categoria C ma bensì di area degli istruttori, dentro la quale rientrano sia gli istruttori amministrativi che gli istrutto amministrativi tecnico-contabili. Infatti, secondo il nuovo contratto:
Appartengono a quest’area i lavoratori strutturalmente inseriti nei processi amministrativi-contabili e tecnici e nei sistemi di erogazione dei servizi e che svolgono fasi di processo e/o processi, nell’ambito di direttive di massima e di procedure predeterminate, anche attraverso la gestione di strumentazioni tecnologiche. Tale personale è chiamato a valutare nel merito i casi concreti e ad interpretare le istruzioni operative. Risponde, inoltre, dei risultati nel proprio contesto di lavoro.
Inoltre, nel contratto sono definite anche le specifiche professionali richieste per le mansioni che l’istruttore amministrativo dovrà svolgere, tra cui:
  • Conoscenze teoriche esaurienti;
  • Capacità pratiche necessarie a risolvere problemi di media complessità, in un ambito specializzato di lavoro;
  • Responsabilità di procedimento o infraprocedimentale, con eventuale responsabilità di coordinare il lavoro dei colleghi.

Cosa fa l’istruttore amministrativo categoria C

Esempi di profili che rientrano nella descrizione di istruttore amministrativo sono l’agente di polizia locale, geometra, ragioniere, istruttore amministrativo-contabile, istruttore tecnico, istruttore informatico, istruttore del settore dell’informazione per i rapporti con i media.

Cosa vuol dire categoria C

Anche se legalmente superata  dall’ultimo CCNL, la definizione di categoria C è ancora largamente in uso tra i concorsisti e tra chi, in generale, cerca informazioni riguardo il mondo dei concorsi pubblici. La categoria C nella pubblica amministrazione italiana si riferisce a un livello di inquadramento professionale che comprende i dipendenti con funzioni di supporto e di assistenza nell’ambito dell’amministrazione e della gestione degli enti pubblici, includendo quindi posizioni come quella di impiegato, assistente amministrativo, istruttore amministrativo e simili. In generale, chiunque voglia accedere ad un concorso nell’area degli istruttori (ex categoria C) deve essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Quanto guadagna un istruttore amministrativo categoria C?

La retribuzione media di un istruttore amministrativo può variare in base a molteplici fattori, tra cui l’esperienza, la posizione, la regione geografica e il settore in cui lavora. In generale, lo stipendio medio per un istruttore amministrativo in Italia è di circa 21.300 euro all’anno.

I parametri per cui lo stipendio di un istruttore amministrativo nel settore pubblico può variare dalla media possono essere:

  • Anzianità di servizio;
  • Livello di istruzione;
  • Ente di appartenenza;
  • Responsabilità e mansioni.

Cosa studiare per diventare istruttore amministrativo

Per diventare un istruttore amministrativo nella pubblica amministrazione, è necessario possedere un diploma di scuola secondaria superiore e possedere una formazione adeguata nelle materie giuridiche e economiche. Inoltre, è importante avere conoscenze specifiche in materie come diritto amministrativo, contabilità, finanza e statistica, nonché buone competenze informatiche.

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