Diritto internazionale privato: domande frequenti Esame avvocato

 

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domande diritto internazionale privato

2 min di lettura

Vediamo insieme le domande più frequenti di diritto internazionale privato e processuale. Come sappiamo, l’esame d’avvocato impone al candidato la scelta di sei materie da studiare per la seconda fase d’esame. Tra le materie più scelte dai candidati vi è sicuramente diritto internazionale privato, una materia che di anno in anno assume un’importanza sempre maggiore nella preparazione del candidato e ai fini dell’esercizio della professione forense che, ad oggi, non è più chiusa nei confini nazionali. Un buon avvocato non può prescindere da uno studio ed una conoscenza puntuale e approfondita dei principi di diritto interno e, allo stesso modo, non può  più esimersi dalla conoscenza dei principi di diritto che regolano il rapporto con gli stati esteri.

Domande frequenti

Il diritto internazionale privato è una materia che fa sentire il suo peso non solo nell’esame d’avvocato ma, più in generale, nella formazione di tutti i giuristi che trovano con frequenza questa materia largamente diffusa e con i cui principi devono coordinare con il diritto interno.

Vediamo, dunque, alcune delle domande più frequenti di diritto internazionale privato in sede d’esame:

  1. Che cosa si intende con l’espressione diritto internazionale privato?
  2. Quali sono le fonti del diritto internazionale privato?
  3. In cosa consiste il problema delle qualificazioni e come può essere risolto?
  4. A chi spetta l’individuazione della legge straniere individuabile nel caso concreto?
  5. E’ consentito il controllo di legittimità costituzionale delle norme straniere richiamate dalle norme di dip?
  6. Qual è la legge applicabile alla capacità d’agire?
  7. Quale criterio deve essere applicato per individuare la disciplina applicabile alla forma degli atti?
  8. Cosa si intende per diritto processuale civile internazionale?

Consigli per lo studio

Lo studio del diritto internazionale privato richiede una comprensione e una visione d’insieme dell’intera materia.

Una buona programmazione è alla base di uno studio proficuo ed ottimale, che possa rendere performante in sede d’esame gli sforzi profusi nella fase di studio. Dunque:

Programmare lo studio in giorni ed argomenti:

  1. Creare un piano di studio realistico, meglio non sovrastimare;
  2. Sezionare il programma in più parti;
  3. Inserire nel piano di studio i giusti tempi da dedicare alla ripetizione;
  4. Studiata una sezione del programma, procedere con la successiva senza mai abbandonare del tutto quello che si è già studiato;
  5. Utilizzare sempre il codice e leggere le norme che si studiano dai manuali;
  6. Associare i concetti ad esempi reali, che possano agevolare la comprensione ed il ricordo;
  7. Concedersi dei tempi di riposo.

Ed, infine, il consiglio più importante di tutti: credere sempre in sè stessi!

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