Sembra ormai alle porte il nuovo concorso per Vice Ispettori nella Polizia di Stato: il bando dovrebbe essere pubblicato dal Ministero dell’Interno entro la fine del 2015, mettendo in palio oltre 300 posti, con una novità particolarmente importante: rendere il concorso accessibile a tutti, dunque anche ai civili, con un’età massima non superiore ai 32 anni.
Un’ottima opportunità, quindi, per centinaia di giovani intenzionati ad intraprendere una brillante carriera nelle forze di Polizia, con la necessità, però, di cominciare a studiare presto e bene in vista del concorso, visti i tempi, davvero limitati, che precederanno la convocazione vera e propria.
La domanda di partecipazione potrà essere presentata da tutti coloro, uomini e donne, che risulteranno in possesso dei seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana;
– pieno godimento dei diritti politici;
– età non inferiore ai 18 e non superiore ai 32 anni. Per gli appartenenti ai ruoli dell’amministrazione civile dell’Interno, il limite di età è elevato a 40 anni;
– requisiti psico-fisici e attitudinali conformi alle disposizioni indicate negli artt. 3 e 4 del decreto del Ministro dell’Interno n. 198 del 30 giugno 2003;
– titolo di studio di scuola media superiore (diploma) o equivalente;
– per i candidati soggetti alla leva nati entro il 1985, essere in regola con gli obblighi di leva e non essere stati ammessi al servizio civile in qualità di obiettori di coscienza, ovvero non aver assolto gli obblighi di leva in qualità di obiettori di coscienza, salvo l’aver espresso formale e irrevocabile rinuncia al suddetto status;
– essere in possesso delle qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.
Non potranno essere ammessi al concorso coloro che risulteranno destituiti dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione o espulsi dalle Forze Armate o dai Corpi militarmente organizzati, nonché coloro che abbiano riportato una condanna a pena detentiva per delitto non colposo o siano stati sottoposti a misure di prevenzione.
Per ciò che riguarda l’iter concorsuale, si dovrebbe partire, anche in relazione al numero delle domande, con una prova preliminare a carattere generale, mediante un test costituito da quiz con risposta a scelta multipla su diritto penale, diritto processuale penale, diritto amministrativo (con particolare riguardo alla legislazione speciale in materia di pubblica sicurezza), diritto civile (persone, famiglia, diritti reali, obbligazioni e tutela dei diritti), diritto costituzionale. Tale prova risulta superata se il candidato riporta una votazione non inferiore a sei decimi.
Seguono le prove tese a verificare l’idoneità fisica e attitudinale al servizio in polizia, con specifici accertamenti di efficienza fisica (corsa, salto, sollevamento alla sbarra) psico-fisica (esame clinico generale, prove strumentali e di laboratorio) e attitudinali (mediante batterie di test collettivi e individuali, più un colloquio).
Oltrepassato anche questo ostacolo, si accede alla prova d’esame scritta, consistente nella stesura di un elaborato (tema) che potrà riguardare elementi di diritto penale e/o diritto processuale penale, con eventuali riferimenti al diritto costituzionale, da svolgere nel tempo massimo di sei ore. Tale prova si intende superata con una votazione non inferiore a sette decimi.
Superata anche la prova scritta, il candidato viene poi chiamato a sostenere un colloquio nelle seguenti materie: elementi di diritto penale, elementi di diritto processuale penale, elementi di diritto costituzionale, nozioni di diritto amministrativo (con particolare riferimento alla legislazione speciale in materia di pubblica sicurezza), nozioni di diritto civile (nelle parti concernenti le persone, la famiglia, i diritti reali, le obbligazioni e la tutela dei diritti). Inoltre i concorrenti avranno la possibilità di integrare il colloquio con una prova facoltativa in informatica e in lingua straniera (a scelta tra inglese, francese o tedesco). In ogni caso, il colloquio si intende superato con una votazione minima di sei decimi.
I candidati che saranno stati capaci di superare tutte le suddette prove, nominati Allievi Vice Ispettori, saranno avviati, infine, alla frequentazione di un corso di formazione preordinato specificamente alla formazione tecnico-professionale di agenti di pubblica sicurezza e ufficiali di polizia giudiziaria, con particolare riguardo all’attività investigativa. Tale corso avrà una durata complessiva di 18 mesi, i primi 12 dei quali in una delle Scuole di Polizia presenti sul territorio italiano, al termine dei quali inizierà poi un periodo di 6 mesi da Vice Ispettori in prova. A conclusione di tale periodo scatterà la nomina a Vice Ispettore effettivo, con relativa assegnazione ad un Ufficio o Reparto presso una sede comunque diversa dalla regione di residenza.
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