Concorso scuola 2020 straordinario e metodologie didattiche Occorre studiare tutte le avvertenze generali o solo le metodologia didattiche?

 

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Concorso a cattedra 2020: le metodologie didattiche e il programma del concorso straordinario. Occorre studiare tutte le avvertenze generali o solo le metodologia didattiche? Il D.L. 126/2019, convertito in L.159/2019, ha autorizzato il MIUR a bandire un concorso straordinario per l’assunzione di docenti su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di I e II grado ai fine di far fronte al problema del precariato. Per questo concorso scuola 2020, è prevista una prova scritta computer based con quesiti a risposta multipla. Dopo l’assunzione dei vincitori è previsto un periodo di prova durante il quale si devono conseguire, a spese dello Stato, i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

Per  conoscere nel dettaglio i programmi di esame occorre aspettare i bandi  di concorso che secondo quanto dichiarato dalla ministra Azzolina sono in fase di scrittura avanzata. Cerchiamo di capire cosa può essere utile iniziare a studiare

Concorso scuola 2020 straordinario: il programma

Al momento non si sa con sicurezza quali saranno gli argomenti oggetto della prova scritta perché il comma 9 dell’art. 1 stabilisce che la prova scritta è composta da quesiti a risposta multipla su argomenti afferenti alle classi di concorso e sulle metodologie didattiche. Il successivo comma 10, tuttavia, stabilisce che la prova riguarda il programma d’esame previsto per il concorso ordinario per la scuola secondaria bandito nel 2016. Questo programma  è contenuto nelle cd.Avvertenze generali che comprende non solo le discipline delle classi di concorso e le metodologie didattiche ma anche altri argomenti tra cui conoscenze psico-pedagogiche e la legislazione e normativa scolastica.

Secondo l’interpretazione prevalente però si deve fare riferimento al programma del concorso 2016 solo per individuare gli argomenti relativi alla propria classe di concorso e alle metodologie didattiche e non si deve prendere in considerazione gli altri argomenti delle avvertenze generali come la legislazione e la normativa scolastica

Cosa iniziare a studiare

In base a quello che abbiamo detto è necessario senza dubbio conoscere le discipline della propria classe di concorso e le metodologie didattiche tenendo presente che lo studio di queste non può prescindere dalla conoscenza di altri argomenti come la psicologia e la legislazione scolastica.

Ad esempio per rispondere a domande relative alle tecniche didattiche occorre conoscere le forme di intelligenza o le teorie sull’apprendimento. Oppure per  rispondere a quesiti relativi alla valutazione e alle verifiche degli apprendimenti è necessario sapere cosa dispone in tal senso la normativa scolastica.

E’ quindi sicuramente un buon punto di partenza conoscere le metodologie didattiche sia per affrontare il concorso che la professione

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Emma Fiorentino

 

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