Concorso scuola 2020: come diventare insegnante di sostegno? Come diventare un docente di sostegno

 

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come diventare insegnante di sostegno

4 min di lettura

L’insegnante di sostegno è un docente in possesso di una specializzazione per le attività di sostegno, che viene assegnato alla classe in cui è stato inserito almeno un alunno con disabilità, per promuovere l’integrazione al suo interno (L. 104/1992). La normativa del reclutamento dell’insegnante di sostegno è cambiata nel tempo diverse volte: dalla previsione di corsi intensivi, scuole di specializzazione per docenti già abilitati e corsi universitari, fino ad arrivare al D.Lgs. 249/2010 che ha stabilito, che la specializzazione per l’attività di sostegno si consegue attraverso percorsi di specializzazione attivati dalle Università, e al D.M. 30-9-2011 che vi ha dato attuazione, dettando i criteri e le modalità di svolgimento dei percorsi tfa sostegno 2020.

Per diventare docenti di sostegno di ruolo sono necessari:

  • abilitazione all’insegnamento oppure titolo di studio valido per l’accesso ad almeno una classe di concorso più i 24 CFU;
  • conseguimento della specializzazione per l’attività di sostegno (TFA sostegno);
  • superamento di un concorso.

Come diventare docente di sostegno con il TFA sostegno 2020

I percorsi di specializzazione sono corsi istituiti ed attivati dagli Atenei. L’accesso al corso annuale di specializzazione per le attività di sostegno è subordinato al superamento di una serie di prove predisposte dalle singole Università per i diversi gradi di scuola: un test preliminare, una prova scritta, una prova orale.

Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne individua una soltanto. Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. È ammesso alle prove successive un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola sede per gli accessi.

Le prove di accesso ai corsi di specializzazione, inoltre, verificano il possesso di: competenze socio-psico-pedagogiche e didattiche diversificate in funzione del grado di istruzione; competenze su intelligenza emotiva, su creatività e pensiero divergente; competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica.

A tal proposito, ricordiamo che i bandi TFA sostegno sono in arrivo (clicca qui per leggere l’articolo).

Come prepararsi?

Una volta terminate le prove si segue il corso per la specializzazione per il sostegno didattico che è articolato nelle seguenti attività: insegnamenti; attività laboratoriali; attività di tirocinio.

Il corso si conclude poi con un esame finale.

Titolo di specializzazione e supplenze per il sostegno

Una volta acquisita la specializzazione per le attività di sostegno didattico, il docente può ottenere incarichi di supplenza sia attraverso l’inserimento nelle graduatorie che attraverso la messa a disposizione (MAD). Le scuole hanno spesso necessità di supplenti per il sostegno poiché spesso le graduatorie non sono sufficienti a coprire tutte le esigenze interne alle scuole.

Concorso scuola 2020: i posti su sostegno

La specializzazione conseguita con il tfa sostegno 2020 è, inoltre, titolo per poter partecipare ai concorsi per ottenere il posto di ruolo.

Le prove da sostenere per accedere al posto di ruolo come docente di sostegno sono diverse a seconda che si tratti di della scuola dell’infanzia e primaria o della scuola secondaria.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria il DM. 9-4-2019, n. 327 prevede una eventuale prova preselettiva computer-based  (che si svolge nel caso in cui il numero dei candidati sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso) volta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo e della conoscenza della normativa scolastica, una prova scritta che per  per i posti sul sostegno è composto da tre quesiti:  due quesiti aperti inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità e finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;  un quesito articolato in otto domande a risposta chiusa, per la verifica della comprensione di un testo in lingua inglese livello B2 del QCER.

Infine la prova orale che consiste nella progettazione di una attività didattica.

Il concorso nella scuola secondaria di primo e secondo grado è disciplinato, invece, dal D.Lgs. n. 59 del 2017 il quale prevede per i candidati a posti di sostegno: una prova scritta che ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie; una prova orale che consiste in un colloquio per valutare e verificare il grado di conoscenze e competenze, di una lingua straniera europea, nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

 

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