Concorso Ministero dell’Interno: bando da 350 posti per funzionari. Tra i posti banditi dalla Commissione Ripam nel concorso unico 2020 rientrano anche ben 350 posti da funzionario amministrativo di area III, profilo F1, al Ministero dell’Interno. Nello specifico si tratta di uno dei concorsi per laureati più attesi: non di frequente accade che il Ministero pubblichi un bando in Gazzetta ufficiale per nuovi funzionari. Se sei in cerca di un concorso per funzionari sei nel posto giusto.
Ricorda di controllare anche tutte le altre posizioni disponibili nel nostro articolo generico relativo al maxi concorso Ripam da 2.133 posti.
Leggi: Nuovo concorso RIPAM 2020: pubblicato bando da 2.133 posti da funzionari amministrativi
Concorso Ministero Interno: requisiti e domanda
Per partecipare al nuovo concorso Ministero interno si richiede il possesso di un qualunque titolo di laurea almeno triennale.
La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID), compilando l’apposito modulo elettronico sul sistema « Step-One 2019», raggiungibile sulla rete internet all’indirizzo «https//ripam.cloud», previa registrazione del candidato sullo stesso sistema.
Per il concorso ripam 2020 laureati è possibile inoltrare la domanda di partecipazione fino alle ore 23:59:00 del 15/07/2020.
Domande frequenti?
Consulta le nostre FAQ sul concorso Concorso 2133 Funzionari amministrativi Ripam: le domande frequenti (FAQ). Requisiti, scelta della sede e prove
Concorso Ministero Interno 2020 laureati: le prove
La prova preselettiva consiste in un test, da risolvere in settanta minuti, composto da cinquanta quesiti a risposta multipla, di cui venticinque attitudinali per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale, cinque di lingua inglese di livello B1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue e venti diretti a verificare la conoscenza delle seguenti materie:
- diritto costituzionale;
- diritto amministrativo;
- contabilità dello stato e degli enti pubblici.
La prova scritta consiste nella risoluzione di cinquanta quesiti a risposta multipla e si articola come segue:
a) una parte composta da quaranta quesiti volta a verificare le conoscenze rilevanti afferenti alle seguenti materie:
- diritto pubblico (diritto costituzionale, ivi compreso il sistema delle fonti e delle istituzioni dell’Unione europea; diritto amministrativo, con particolare riferimento al codice dei contratti pubblici e alla disciplina del lavoro pubblico e responsabilità dei pubblici dipendenti; reati contro la pubblica amministrazione);
- diritto civile, con esclusivo riferimento alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale;
- organizzazione e gestione delle pubbliche amministrazioni;
- contabilità di Stato;
- elementi di economia pubblica.
b) una parte composta da dieci quesiti situazionali relativi a problematiche organizzative e gestionali ricadenti nell’ambito degli studi sul comportamento organizzativo. I quesiti descriveranno situazioni concrete di lavoro, rispetto alle quali si intende valutare la capacità di giudizio dei candidati, chiedendo loro di decidere, tra alternative predefinite di possibili corsi d’azione, quale ritengano più adeguata.
Ricordiamo che le prove si svolgeranno in modalità decentrata. Inoltre, non è prevista la pubblicazione di alcuna banca dati.
Come prepararsi
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