Concorso Ministero Giustizia: bando da 400 direttori laureati. Nella Gazzetta ufficiale del 17 novembre è stato pubblicato un bando di concorso per laureati da inserire come Direttori di tribunale. Il bando è stato pubblicato anche sul sito web del Ministero della giustizia. Il nuovo concorso al Ministero della giustizia si svolgerà per titoli e colloquio, non essendo previste prove scritte o prove preselettive. Accederà, dunque, al colloquio orale un determinato numero di candidati. Questo lo vedremo meglio nei paragrafi successivi.
Chi è e cosa fa un direttore di tribunale
A spiegarci le competenze del direttore di tribunale è il Decreto 9 novembre 2017 del Ministero della giustizia che si occupa, tra le altre figure, anche del direttore.
Al direttore di tribunale è affidata la direzione e/o il coordinamento degli Uffici di cancelleria o, nel loro ambito, di più reparti, quando la direzione dell’Ufficio nel suo complesso sia riservata a professionalità appartenenti al ruolo dirigenziale. I direttori, inoltre, oltre a rappresentare l’Amministrazione e a curarne gli interessi, si occupano delle attività connesse alla formazione del personale. Rientrano tra le sue funzioni il coordinamento, direzione e controllo, ove previsto, di unità organiche, anche a rilevanza esterna, di gruppi di lavoro e di studio in aggiunta a attività di elevato contenuto tecnico, gestionale, specialistico e di programmazione.
Concorso direttori Ministero giustizia: requisiti
Per la partecipazione al concorso è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
- Diploma di Laurea di vecchio ordinamento (DL) in: Giurisprudenza; Economia e commercio; Scienze politiche; Laurea Specialistica (LS) in: 22/S Giurisprudenza; 102/S Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica; 64/S Scienze dell’economia; 84/S Scienze economico-aziendali; 57/S Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali; 60/S Relazioni internazionali; 70/S Scienze della politica; 71/S Scienze delle pubbliche amministrazioni; 88/S Scienze per la cooperazione allo sviluppo; 89/S Sociologia; 99/S Studi europei: Laurea Magistrale (LM) in: LMG/01 Giurisprudenza; LM-77 Scienze economico-aziendali; LM-87 Servizio sociale e politiche sociali; LM-52 Relazioni internazionali; LM-56 Scienze dell’economia; LM-62 Scienze della politica; LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni; LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo; LM-88 Sociologia e ricerca sociale; LM-90 Studi europei.
Inoltre, si richiede uno tra i seguenti titoli aggiuntivi:
- avere prestato servizio nell’amministrazione giudiziaria, nella qualifica di funzionario giudiziario, per almeno cinque anni, senza demerito;
- avere svolto le funzioni di magistrato onorario, per almeno cinque anni, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
- essere stato iscritto all’albo professionale degli avvocati, per almeno cinque anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
- avere svolto, per almeno cinque anni scolastici interi (ivi compresi i periodi di docenza svolti in attività di supplenza annuale), attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di secondo grado;
- essere da almeno due anni ricercatore ai sensi dell’articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, in materie giuridiche;
- avere prestato servizio nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori, per almeno cinque anni;
- avere conseguito il titolo di dottore di ricerca in materie giuridiche e avere svolto attività lavorativa per almeno sei mesi presso una pubblica amministrazione in posizione funzionale per l’accesso alla quale è richiesto il possesso del diploma di laurea;
- avere svolto attività lavorativa per almeno cinque anni presso una pubblica amministrazione in posizione funzionale per l’accesso alla quale è richiesto il possesso del diploma di laurea.
Le prove
La selezione si svolge per titoli e colloquio.
I titoli sono valutati secondo punteggi differenti ai sensi dell’art. 5 del bando in allegato al presente articolo.
È ammesso a sostenere l’esame orale, sulla base dei punteggi attribuiti in sede di valutazione dei titoli, un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso per ciascun distretto giudiziario
La prova orale verterà sulle seguenti materie:
- diritto civile,
- diritto penale,
- diritto amministrativo (con particolare riferimento al procedimento amministrativo, alla disciplina del lavoro pubblico, alle diverse responsabilità dei dipendenti pubblici, alla disciplina degli appalti, al codice del processo amministrativo),
- diritto processuale civile,
- diritto processuale penale,
- ordinamento giudiziario,
- servizi di cancelleria,
- conoscenza della lingua inglese, attraverso una conversazione che accerti il possesso di competenze linguistiche almeno al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue;
- conoscenza delle tecnologie informatiche, nonché delle competenze digitali volte a favorire processi di innovazione amministrativa e di trasformazione digitale della pubblica amministrazione, attraverso una verifica attitudinale di tipo pratico.
Come prepararsi al concorso Ministero Giustizia 400 direttori?
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