FAQ Concorso MIBACT 2020: le domande frequenti per il bando da 500 posti F.A.Q. e dubbi sul nuovo concorso MIBACT

 

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8 min di lettura

Concorso MIBACT 2020: le domande frequenti per il bando da 500 posti. Com’è noto, Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, noto anche con l’acronimo MiBACT ha pubblicato un maxi concorso per 500 unità di personale non dirigenziale di operatore alla custodia, vigilanza e accoglienza. Il nuovo concorso si inserisce subito dopo un altro concorso del MIBACT che risulta essere ancora in svolgimento (bando da 1.052 addetti alla vigilanza). Cominciano ad arrivare in redazione diverse domande sul nuovo concorso MIBACT e sulle nuove assunzioni al Ministero: per questo motivo si è pensato di buttar giù una liste delle domande frequenti (faq concorso mibact 2020) che potrebbero essere utili a tante persone che aspettano di partecipare alle selezioni. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste la nuova selezione. Leggiamo insieme le faq concorso MiBACT 2020.

Leggi l’articolo: Concorso MIBACT 2020: pubblicato il bando da 500 operatori di accoglienza

FAQ Concorso MIBACT 2020: in cosa consiste?

l Ministero dei Beni culturali ha pubblicato un bando di concorso per l’assunzione di 500 unità di personale non dirigenziale di operatore alla custodia, vigilanza e accoglienza della seconda area funzionale, fascia retributiva F1, a tempo pieno ed indeterminato. Le nuove assunzioni saranno effettuate tramite Centri per l’Impiego.

Si tratta di un concorso?

Formalmente no, sostanzialmente sì. Non si tratta di un concorso perché la procedura è disciplinata da una legge speciale che regola le assunzioni che avvengono in questo modo. Si ricorre a questo genere di assunzioni tramite i Centri per l’Impiego (ex Collocamento) quando il requisito richiesto ai candidati è quello della terza media (e non laurea o diploma di scuola superiore). Si tratta di procedure semplificate (o che, almeno, dovrebbero esserlo).

E’ la stessa procedura per i 1.052 addetti?

No. Si tratta di una procedura diversa e di una diversa figura professionale. Il concorso da 1.052 addetti alla vigilanza riguardava personale di II Area funzionale, posizione economica F2, profilo professionale di assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza; questo concorso, invece, riguarda assunzioni come operatore alla custodia, vigilanza e accoglienza della II area funzionale, fascia retributiva F1.

Il concorso è previsto per tutte le regioni?

No. E’ previsto per 18 regioni su 20. Le selezioni non sono state avviate in Sicilia e la Valle d’Aosta.

I Centri per l’Impiego non sanno nulla. A chi devo rivolgermi?

E’ ancora presto per avere informazioni dai Centri per l’Impiego. Nella domanda successiva sono specificati i tempi della procedura.

Quando iniziano le selezioni?

Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, e quindi entro il 21 marzo 2020, i Segretariati regionali del Ministero inoltrano ai Centri per l’impiego territorialmente competenti, oppure anche agli uffici provinciali o regionali del lavoro, una richiesta formale di avviamento a selezione di un numero di lavoratori pari al doppio dei posti da ricoprire. E’ proprio con questa richiesta formale che la selezione inizia ufficialmente. 

Nota bene: questa fase non ti interessa! Riguarda solo ed esclusivamente il Ministero e i Centri per l’Impiego.

Cosa succede dopo?

Dopo aver ricevuto la richiesta formale di procedere con le nuove assunzioni, i Centri per l’Impiego hanno dieci giorni di tempo, salvo eccezionale e motivato impedimento, per avviare la procedura di formazione delle graduatorie nel numero richiesto. 

Come tempo massimo, dunque, siamo al 1° aprile.

Bisogna presentare una domanda ai Centri per l’impiego?

La risposta è sì. Il Centro per l’impiego, dopo aver ricevuto la richiesta formale dal Ministero, pubblica l’avviso di selezione per fare in modo che i partecipanti conoscano i criteri con cui saranno formulate le graduatorie e le modalità di presentazione delle candidature.

Nota bene: non vanno inviate domande di partecipazione al Ministero!

La candidatura può essere presentata compilando un modulo fornito dal Centro per l’impiego o reperibile online sul sito del Centro stesso e generalmente allegato all’avviso pubblico di selezione. Per l’invio delle domande di adesione alla selezione è previsto un preciso termine di tempo da rispettare in genere fissato in 30 giorni.

Come compilare la domanda? Cosa contiene?

La domanda di partecipazione contiene alcuni campi da compilare con:

  • dati anagrafici del candidato (nome, cognome, data di nascita, residenza, domicilio, recapito ecc.
  • dati economici (in particolare, valore ISEE).
  • dati relativi al nucleo familiare (se sposato/a, con figli a carico)
  • potrebbero essere richieste informazioni sulla disoccupazione (da quanto tempo)

Cosa serve per presentare la domanda?

Assicurati di avere un indirizzo email disponibile che dovrai fornire al Centro per l’Impiego per ogni informazione o comunicazione del caso. Assicurati anche di avere a portata di mano il tuo modello ISEE da cui dovrai prendere il valore del reddito da inserire nella domanda.

Il modello ISEE è rilasciato dai CAF o dai patronati. Dal momento che si rilascia tramite servizi dell’INPS, accertati di averlo quanto prima!

Posso partecipare in un’altra regione?

È possibile cancellarsi da un Centro per l’impiego ed iscriversi ad un altro Centro per l’impiego. Tuttavia devi verificare:

  • la normativa regionale
  • l’eventualità che il Centro per l’Impiego da cui ti disattivi azzeri completamente la tua anzianità d’iscrizione. In questo caso sarebbe davvero molto difficile rientrare nelle graduatorie dell’altra regione.

Verranno formulate delle graduatorie?

Sì. Sono formate due diverse graduatorie:

  • la prima graduatoria viene formata prima della prova da svolgere, che indicherà chi sarà ammesso a sostenerla;
  • una seconda, definitiva, che stabilirà chi avrà ottenuto i posti di lavoro.

La prima graduatoria si forma con dei criteri che sono in gran parte nazionali (valgono cioè per tutti i Centri per l’Impiego) anche se le leggi regionali possono prevedere delle differenze.

Come vengono formulate delle graduatorie?

Ad ogni persona che partecipa è attribuito un certo punteggio. Risulta primo in graduatoria chi possiede il punteggio più alto. Al punteggio iniziale di vanno sottratti dei punti che dipendono:

  • dal valore ISEE (e quindi dal reddito);
  • stato di disoccupazione;
  • età;
  • familiari a carico.

Alcuni Centri per l’Impiego prevedono anche criteri aggiuntivi. Ad esempio, l’Agenzia Regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna attribuisce punti aggiuntivi a coloro che risultano in stato di disoccupazione per aver presentato la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (D.Lgs. 150/2015) al Centro per l’impiego del luogo in cui sono iscritti, prima della pubblicazione della richiesta di avviamento a selezione (quindi prima del 21 febbraio).

Chi va avanti nella graduatoria?

Fondamentalmente chi è più svantaggiato. I Centri per l’Impiego nascono per riqualificare ed immettere nel mercato del lavoro persone.

A questo proposito, più alto in graduatoria sarà chi sarà disoccupato da più tempo, chi avrà più familiari a carico e chi avrà un reddito minore.

Nota bene: ciò non significa che non puoi fare domanda. Puoi ugualmente presentarla per partecipare alla selezione. Non verrai preferito rispetto ad altri candidati che siano più svantaggiati di te. Tuttavia, potrebbero esserci circoscrizioni in cui non sono state presentate domande a sufficienza per ricoprire i posti disponibili e potresti essere scelto. 

Quindi non ci sono prove da sostenere?

Sbagliato. Il bando di concorso prevede una sola prova che si terrà una volta che i Centri per l’Impiego avranno individuato, con le graduatorie, i candidati idonei. La prova selettiva consisterà in un colloquio finalizzato, tra le altre, all’accertamento del possesso di buone conoscenze di base, nonché della capacità di affrontare problematiche lavorative di media complessità e in autonomia nell’ambito di modelli esterni predefiniti con pluralità di soluzioni, con verifica della conoscenza di base della lingua inglese, quindi dell’attitudine ad acquisire la professionalità di «Operatore alla custodia, vigilanza e accoglienza».

Dopo la prova, non ho risposto alla convocazione. Cosa succede?

Alla sostituzione dei candidati che non hanno risposto alla convocazione o non hanno superato la prova di idoneità o non hanno sottoscritto il contratto individuale di lavoro o non si sono presentati per l’immissione in servizio senza giustificato motivo, ovvero non siano in possesso dei requisiti richiesti, si provvede, fino alla scadenza della graduatoria, con ulteriori avviamenti effettuati secondo l’ordine di graduatoria.

In altri termini: se non ti presenti per uno dei motivi indicati poc’anzi, sei escluso e si passa al nominativo successivo.

Quali sono i posti di lavoro?

Le sedi di lavoro sono le seguenti (clicca sui link per le tabelle dei posti disponibili)

Consulta la tabella dei posti (PRIMA PARTE)

Consulta la tabella dei posti (SECONDA PARTE)

Ho letto le FAQ concorso MIBACT 2020. Come posso tenermi informato?

Se dopo aver letto queste FAQ concorso mibact 2020 ti rimangono dei dubbi, puoi:

  • contattare i Centri per l’Impiego una volta a settimana per sapere a che punto si trova la procedura;
  • consultare il sito web della Regione: verrà pubblicato lì l’avviso di avvio a selezione;
  • contattare noi con i moduli Contattaci via Facebook, Whatsapp

A chi consigliate di partecipare?

Soprattutto chi è privo di occupazione.

 

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