Concorso MEF 2020: bando da 243 posti per collaboratori amministrativi. Nel concorso unico RIPAM è stato inserito anche un buon comparto di posti da ricoprire con il nuovo concorso Ministero dell’economia e delle finanze 2020. Se sei in cerca di concorsi da collaboratori amministrativi, sei nel posto giusto. Il nuovo bando MEF mira ad assumere ben 243 unità da inquadrare, con il profilo di collaboratore amministrativo, nell’area funzionale III – F1. Le nuove assunzioni erano state già previste e da ultimo confermate con gli ultimi decreti.
Il concorso MEF 2020 fa parte del nuovo bando unico RIPAM pubblicato in Gazzetta ufficiale. Se vuoi sapere quali sono gli altri posti disponibili nel maxi concorso da 2.133 posti totali, dai un’occhiata al nostro articolo.
Leggi: Nuovo concorso RIPAM 2020: pubblicato bando da 2.133 posti da funzionari amministrativi
Concorso MEF: requisiti e domanda
Per partecipare al nuovo concorso MEFsi richiede il possesso di un qualunque titolo di laurea almeno triennale.
La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID), compilando l’apposito modulo elettronico sul sistema « Step-One 2019», raggiungibile sulla rete internet all’indirizzo «https//ripam.cloud», previa registrazione del candidato sullo stesso sistema.
Per il concorso ripam 2020 laureati è possibile inoltrare la domanda di partecipazione fino alle ore 23:59:00 del 15/07/2020.
Domande frequenti?
Consulta le nostre FAQ sul concorso Concorso 2133 Funzionari amministrativi Ripam: le domande frequenti (FAQ). Requisiti, scelta della sede e prove
Concorso MEF 2020 laureati: le prove
La prova preselettiva consiste in un test, da risolvere in settanta minuti, composto da cinquanta quesiti a risposta multipla, di cui venticinque attitudinali per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale, cinque di lingua inglese di livello B1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue e venti diretti a verificare la conoscenza delle seguenti materie:
- diritto costituzionale;
- diritto amministrativo;
- contabilità dello stato e degli enti pubblici.
La prova scritta consiste nella risoluzione di cinquanta quesiti a risposta multipla e si articola come segue:
a) una parte composta da quaranta quesiti volta a verificare le conoscenze rilevanti afferenti alle seguenti materie:
- diritto pubblico (diritto costituzionale, ivi compreso il sistema delle fonti e delle istituzioni dell’Unione europea; diritto amministrativo, con particolare riferimento al codice dei contratti pubblici e alla disciplina del lavoro pubblico e responsabilità dei pubblici dipendenti; reati contro la pubblica amministrazione);
- diritto civile, con esclusivo riferimento alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale;
- organizzazione e gestione delle pubbliche amministrazioni;
- contabilità di Stato;
- elementi di economia pubblica.
b) una parte composta da dieci quesiti situazionali relativi a problematiche organizzative e gestionali ricadenti nell’ambito degli studi sul comportamento organizzativo. I quesiti descriveranno situazioni concrete di lavoro, rispetto alle quali si intende valutare la capacità di giudizio dei candidati, chiedendo loro di decidere, tra alternative predefinite di possibili corsi d’azione, quale ritengano più adeguata.
Ricordiamo che le prove si svolgeranno in modalità decentrata. Inoltre, non è prevista la pubblicazione di alcuna banca dati.
Come prepararsi
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