In attesa dei nuovi bandi di concorso per magistrato tributario ci soffermiamo sui requisiti per l’accesso a quella che è stata definita, con la riforma del 2022, la quinta magistratura.
Il quadro normativo
In base all’art. 1 bis del D.Lgs. 546/1992, come modificato dalla Legge 130/2022, la giurisdizione tributaria è esercitata dai magistrati tributari e dai giudici tributari nominati presso le Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado. La cd. quinta magistratura, alla luce della riforma del 2022, risulta così composta da:-magistrati tributari: quelli che dovranno essere reclutati con concorso pubblico, secondo le modalità descritte dagli artt. 4 ss. del D.Lgs. 546/1992, come novellato nel 2022;-giudici tributari: ossia gli attuali componenti delle Commissioni tributarie (dal 16 settembre 2022 denominate Corti di Giustizia tributaria di primo e secondo grado).
Con specifico riferimento ai magistrati tributari (quelli che dovranno essere reclutati con concorso pubblico) la norma parla di un contingente 448 unità presso le Corti di giustizia tributaria di primo grado e 128 unità presso le Corti di giustizia tributaria di secondo grado.
Il concorso per magistrato tributario
Lo svolgimento del concorso per magistrato tributario dovrà seguire lo schema delineato dall’art. 4 del D.Lgs. 546/1992 novellato e i relativi bandi dovranno quindi prevedere:
- una prova scritta, che si articolerà nello svolgimento di due elaborati, a contenuto teorico, rispettivamente vertenti sulle materie del diritto tributario e del diritto civile o commerciale;
- una prova teorico-pratica, consistente nella redazione di un caso di diritto processuale tributario;
- una prova orale, sulle seguenti materie:
- a) diritto tributario e diritto processuale tributario; b) diritto civile e diritto processuale civile; c) diritto penale; d) diritto costituzionale e diritto amministrativo; e) diritto commerciale e fallimentare; f) diritto dell’Unione europea; g) diritto internazionale pubblico e privato; h) contabilità aziendale e bilancio; i) elementi di informatica giuridica; l) colloquio in una lingua straniera, indicata dal candidato all’atto della domanda di partecipazione al concorso, scelta fra le seguenti: inglese, spagnolo, francese e tedesco.
I concorsi verranno banditi con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, previa deliberazione conforme del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, che determina il numero dei posti messi a concorso.
I bandi avranno cadenza di norma annuale e le prove previste si svolgeranno in una o più sedi stabilite dal decreto.
Come partecipare al concorso per magistrato tributario? I requisiti di accesso
Al concorso sono ammessi i laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, ovvero del diploma di laurea magistrale in Scienze dell’economia (classe LM-56) o in Scienze economico-aziendali (classe LM-77) o di titoli degli ordinamenti previgenti a questi equiparati.
I bandi dovranno inoltre richiedere la sussistenza dei seguenti requisiti:
- a) essere cittadini italiani;
- b) avere l’esercizio dei diritti civili;
- c) essere di condotta incensurabile;
- d) non essere stati dichiarati per tre volte non idonei al concorso stesso alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
- e) gli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.
La riforma ha quindi previsto che anche il concorso per magistrato tributario sia un concorso per esami, di primo livello, al quale si accede con il possesso della sola laurea. Nessuna abilitazione o titolo specifico è richiesto per parteciparvi. Nell’attesa della pubblicazione dei bandi conviene prepararsi sulle materie indicate.
Concorso magistrato tributario: manuali consigliati
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