Concorso Inps 2022, gli assunti saranno molti di meno. Cosa è successo finora. Continua a leggersi sui giornali e su decine di portali web del paventato flop del concorso Inps 2022 per una scarsa affluenza di candidati. Ma come mai? Sono diversi gli elementi che non permettono lo svolgimento del concorso come da programma (ndr da bando). Le assunzioni Inps dei prossimi anni risentiranno notevolmente delle conseguenze derivanti dal Concorso Inps 2022, svoltosi in pieno luglio e con una serie di elementi “contro corrente”. Finora il concorso non sembra essere andato per il meglio: cerchiamo di capirne le ragioni in questo articolo.
Il concorso Inps 2022 non sta funzionando?
Per diversi motivi. Da un lato è senz’altro un dato di fatto che durante il mese di luglio si siano concentrati decine e decine di concorsi pubblici (probabilmente a seguito dell’introduzione del più efficiente Protocollo in materia di concorsi e reclutamento).
A ciò si aggiunga che tutti gli altri concorsi sono stati organizzati tenendo in considerazione gli spostamenti dei candidati tramite sedi decentrate, cosa che non è successa per il concorso Inps. Il bando – infatti – fin dall’inizio ha previsto una sede unica (Fiera di Roma) per lo svolgimento di tutte le prove e migliaia di candidati, soprattutto delle Regioni più lontane, non hanno avuto la possibilità di fronteggiare i costi e gli spostamenti dell’alta stagione.
Tutto ciò ha fatto registrare una bassissima affluenza alle prove preselettive che non consentirà di raggiungere il numero massimo di candidati previsti dal bando per accedere alle prove scritte successive.
I numeri dell’Istituto: richieste 4800 assunzioni
L’Istituto ha pubblicato il bando per l’assunzione di 1858 posti (cat. C) come Consulenti di protezione sociale. Tuttavia, da un paio di settimane circola il Comunicato Inps del 24 giugno che stabilisce i numeri e le assunzioni attese dall’Inps. In particolare, si prevede che:
[…] L’Istituto dispone già delle autorizzazioni ad assumere, oltre ai 1858 vincitori, ulteriori 2224 idonei per un totale di 4082 unità cui, a breve, si aggiungeranno ulteriori 719 unità, per un totale complessivo di 4801 consulenti della protezione sociale.
Dunque, l’Inps si aspetta di assumere oltre 4800 persone tramite lo stesso concorso.
I numeri reali
Quanto auspicato dall’Inps difficilmente si verificherà. Vediamo perché.
Il concorso prevede, oltre alla prova preselettiva, ancora altre due prove scritte e una prova orale. Mentre per la prova preselettiva NON è previsto un punteggio minimo da raggiungere per arrivare alle prove successive, per le prove scritte dovrà raggiungersi il voto minimo di 21/30 per entrambe le prove. Si presume, dunque, che tutti i partecipanti alla prova preselettiva potranno prendere parte alle prove scritte.
Prove scritte che si svolgeranno dal 18 al 20 luglio e che dovranno fare i conti con un bassissimo numero di partecipanti. Fino ad ora, infatti, l’affluenza al concorso Inps è stata minima (quasi irrisoria se paragonata all’affluenza dei concorsi Inps degli ultimi anni). A nulla è servita la previsione del bando che stabiliva l’ammissione alle prove scritte di un numero di candidati pari a 10 volte i posti messi a concorso (ossia circa 18.580).
Il concorso Inps 2022 non funziona: i motivi
Dunque, ricapitolando le difficoltà della procedura:
- il numero dei partecipanti è di per sé molto basso (ad ora si stima la presenza di solo 1 candidato su 6);
- il concorso prevede altre tre prove complessive da superare con un voto minimo (21/30) e quindi una sufficienza da raggiungere;
- i tempi tra la prova preselettiva e la prova scritta sono del tutto insufficienti per studiare e approfondire più di 10 materie, ossia scienza delle finanze, economia del lavoro, elementi di economia politica, diritto civile, elementi di diritto penale, bilancio e contabilità pubblica, pianificazione, programmazione e controllo e organizzazione e gestione aziendale, diritto amministrativo e costituzionale, diritto del lavoro e legislazione sociale;
- pure superando le due prove scritte, rimane ancora la prova orale da sostenere (con altra soglia di sbarramento di 21 punti su 30);
- il tasso di assenza continuerà ad essere alto anche in fase di prove scritte.
Stando così i fatti, risulta assai improbabile raggiungere i numeri richiesti dall’Inps. É invece probabile che vengano ricoperti tutti i posti messi a bando (1858) fino ad arrivare a qualche unità in più per lo scorrimento delle graduatorie.
Ci si domanda, a questo punto, come mai l’Istituto non abbia optato per forme di semplificazione della procedura pur potendo usufruire delle normative. A nostro avviso, il tasso di affluenza al concorso sarebbe stato nella media se l’Inps si fosse allineato agli standard del momento in tema di concorsi pubblici, come ad esempio:
- prevedendo più sedi per lo svolgimento delle prove;
- riducendo il numero di prove da sostenere (quattro prove sono ancora troppe);
- intervenendo sul numero di materie richieste;
- distanziando coerentemente la data delle prove scritte dal calendario delle prove preselettive.
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