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Concorso giudice tributario: arriva lo sprint dall’elezione della nuova presidente del Csm dei giudici tributari. L’avvocato Carolina Lussana è stata eletta presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. La decisione è giunta dal Plenum composto da 16 consiglieri, che hanno espresso il loro sostegno con 13 voti favorevoli, accompagnati da due schede bianche – un risultato insolito nelle elezioni precedenti. Carolina Lussana, avvocato di professione, ha accettato il ruolo con gratitudine, affermando al termine dello spoglio: “Ringrazio tutti per la fiducia. Lavoreremo insieme per far crescere questa giurisdizione in un momento particolarmente importante in vista ovviamente del cambio di assetto. Avrò bisogno dell’aiuto di tutti.”
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Concorso giudici tributari: una sfida accolta
Il nuovo presidente dovrà affrontare diverse sfide, tra cui l’implementazione della figura del giudice tributario professionale, istituita dalla recente legge di riforma 130/2022. La riforma prevede la ridefinizione dei posti da mettere a concorso, iniziando dal 2024 con 68 unità, integrate successivamente con altre 70. Questo aumento è stato deciso in risposta all’esito deludente del precedente bando, che non ha portato al trasferimento di 100 giudici da altre giurisdizioni come inizialmente previsto. Ulteriori concorsi per 204 unità ciascuno sono programmati per il 2026 e il 2029.
Cosa dice la legge 130/2022 sul giudice tributario
La legge n. 130 del 2022 , anzitutto persegue la razionalizzazione del sistema della giustizia tributaria attraverso la professionalizzazione del giudice di merito, con la previsione della figura del magistrato tributario professionale, e apporta le conseguenti, modifiche alle norme che disciplinano il reclutamento, la nomina alle funzioni direttive e le progressioni in carriera dei componenti delle commissioni tributarie. La legge, intervenendo sul decreto legislativo n. 545 del1992 , modifica inoltre la denominazione delle commissioni tributarie in corti di giustizia tributaria (di primo e secondo grado) e stabilisce che la giurisdizione tributaria è esercitata dai nuovi magistrati tributari a tempo pieno, reclutati mediante procedure concorsuali appositamente disciplinate. La legge disciplina inoltre il regime transitorio da applicare fino alla costituzione dei nuovi organi giurisdizionali prevedendo:
- una riserva di posti nei primi tre bandi di concorso per l’assunzione di magistrati tributari presenti alla data del 1° gennaio 2022 nel ruolo unico;
- che i magistrati ordinari, amministrativi, contabili o militari, non collocati in quiescenza, presenti alla data di entrata in vigore della legge nel ruolo unico e collocati nello stesso ruolo da almeno 5 anni possano optare, con alcune limitazioni, per il definitivo transito nella giurisdizione tributaria;
- prevede una procedura di interpello per la copertura delle posizioni vacanti nelle sedi giudiziarie;
- disciplina la riammissione in servizio dei magistrati ordinari che abbiano optato per il transito nella giurisdizione tributaria;
- autorizza il MEF ad assumere 100 unità di magistrati tributari per l’anno 2023 e (con procedure differenti) 476 unità per gli anni dal 2024 al 2030.
La riforma istituisce presso la Corte di Cassazione una sezione civile specifica per la trattazione delle controversie in materia tributaria. Spetterà al Primo presidente della Cassazione adottare provvedimenti organizzativi adeguati al fine di stabilizzare gli orientamenti di legittimità e di agevolare la rapida definizione dei procedimenti pendenti presso la Corte di cassazione in materia tributaria, favorendo l’acquisizione di una specifica competenza da parte dei magistrati assegnati alla suddetta sezione.
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