Concorso giudici tributari 2024: pubblicazione bando programmata per quest’anno Ecco le novità annunciate dal dipartimento di giustizia tributaria

 

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Concorso giudici tributari 2024

5 min di lettura

Concorso giudici tributari 2024: pubblicazione bando attesa durante l’anno in corso. Il 2024 sarà l’anno del primo concorso per giudici tributari dopo la pubblicazione della legge 130/2022, che ha istituito il ruolo unico dei magistrati tributari. Il concorso per giudici tributari sarà bandito sicuramente per 68 posti, e non più 146 come precedentemente paventato, che si aggiungeranno ai 100 magistrati tributari già transitati dalle altre magistrature. Il numero dei posti aumenterà progressivamente nei concorsi successivi, fino a raggiungere i 576 magistrati tributari a tempo pieno previsti dalla riforma.

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Modalità di accesso

Le modalità di accesso al concorso per giudici tributari sono ancora in fase di definizione, anche se nel decreto PNRR ancora in fase di modifica viene messo per iscritto che il concorso si articolerà in una prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale. Al momento però non vi è alcuna certezza che il testo non venga modificato e che le modalità di svolgimento delle prove restino queste.

Il concorso si inserisce in un contesto di riorganizzazione delle sedi giudiziarie tributarie, che attualmente sono 103 di primo grado e 14 di secondo grado, con una distribuzione estremamente disomogenea sul territorio. Il dipartimento di giustizia tributaria, diretto da Fiorenzo Sirianni, ha annunciato di voler effettuare un’approfondita analisi per definire una più razionale distribuzione delle sedi e della pianta organica dei magistrati tributari, al fine di incrementare l’efficienza e di realizzare maggiori economie di scala.

Le prove secondo il decreto PNRR

Secondo il decreto PNRR la prova preselettiva si articolerà in 75 quesiti a risposta multipla attinenti alle materie di diritto civile, diritto processuale civile, diritto tributario, diritto processuale tributario e diritto commerciale.

Alla prova scritta è ammesso un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a concorso. Sono comunque ammessi alle prove scritte coloro che hanno riportato lo stesso punteggio dell’ultimo candidato che risulta ammesso. Sono esonerati dalla prova preliminare ed ammessi comunque alla prova scritta:

  • I giudici tributari presenti nel ruolo unico di cui all’articolo 4, comma 39-bis, della legge 12 novembre 2011, n. 183;
  • I magistrati ordinari, militari, amministrativi e contabili;
  • I procuratori e gli avvocati dello Stato;
  • I candidati diversamente abili con percentuale di invalidità pari o superiore all’ottanta per cento, in base all’articolo 20, comma 2-bis, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

La prova scritta consiste nello svolgimento di due elaborati tra i tre indicati . Gli elaborati da svolgersi durante le prove scritte sono individuati mediante sorteggio da effettuarsi nell’imminenza della prova. Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a diciotto trentesimi in ciascun elaborato della prova scritta. Non si procede alla correzione del secondo elaborato qualora la valutazione dell’elaborato della prima prova scritta svolta risulti inferiore a diciotto trentesimi

Cosa dice la legge 130/2022 sul giudice tributario

La legge n. 130 del 2022 , anzitutto persegue la razionalizzazione del sistema della giustizia tributaria attraverso la professionalizzazione del giudice di merito, con la previsione della figura del magistrato tributario professionale, e apporta le conseguenti, modifiche alle norme che disciplinano il reclutamento, la nomina alle funzioni direttive e le progressioni in carriera dei componenti delle commissioni tributarie. La legge, intervenendo sul decreto legislativo n. 545 del1992 , modifica inoltre la denominazione delle commissioni tributarie in corti di giustizia tributaria (di primo e secondo grado) e stabilisce che la giurisdizione tributaria è esercitata dai nuovi magistrati tributari a tempo pieno, reclutati mediante procedure concorsuali appositamente disciplinate. La legge disciplina inoltre il regime transitorio da applicare fino alla costituzione dei nuovi organi giurisdizionali prevedendo:

  • una riserva di posti nei primi tre bandi di concorso per l’assunzione di magistrati tributari presenti alla data del 1° gennaio 2022 nel ruolo unico;
  • che i magistrati ordinari, amministrativi, contabili o militari, non collocati in quiescenza, presenti alla data di entrata in vigore della legge nel ruolo unico e collocati nello stesso ruolo da almeno 5 anni possano optare, con alcune limitazioni, per il definitivo transito nella giurisdizione tributaria;
  • prevede una procedura di interpello per la copertura delle posizioni vacanti nelle sedi giudiziarie;
  • disciplina la riammissione in servizio dei magistrati ordinari che abbiano optato per il transito nella giurisdizione tributaria;
  • autorizza il MEF ad assumere 100 unità di magistrati tributari per l’anno 2023 e (con procedure differenti) 476 unità per gli anni dal 2024 al 2030.

La riforma istituisce presso la Corte di Cassazione una sezione civile specifica per la trattazione delle controversie in materia tributariaSpetterà al Primo presidente della Cassazione adottare provvedimenti organizzativi adeguati al fine di stabilizzare gli orientamenti di legittimità e di agevolare la rapida definizione dei procedimenti pendenti presso la Corte di cassazione in materia tributaria, favorendo l’acquisizione di una specifica competenza da parte dei magistrati assegnati alla suddetta sezione.

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