Concorso Agenzia Entrate 2020: il punto della situazione Buone notizie i concorsisti dell'Agenzia delle Entrate

 

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4 min di lettura

Concorso Agenzia Entrate 2020: il punto della situazione. L’Agenzia delle Entrate è prossima a bandire alcuni concorsi molto interessanti. Tra i diversi concorsi pubblici che stanno inaugurando questo 2020 potrebbe esserci almeno un bando da parte dell’Agenzia fiscale italiana. Anche se abbiamo già trattato l’argomento in precedenza, è bene ripetere le tappe fondamentali delle nuove assunzioni 2020 previste dall’Agenzia che si prevede partiranno a breve. Oltre ai nuovi concorsi pubblici Agenzia Entrate, faremo il punto della situazione anche sulle prove che saranno oggetto delle selezioni.

Quali le novità per il concorso Agenzia entrate 2020?

Concorso Agenzia Entrate 2020: quali i bandi attesi

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato un interessante e articolato capitolato tecnico che spiega, nel dettaglio, le intenzioni dell’ente fiscale sulle nuove assunzioni. In particolare, è stata indetta una procedura di gara comunitaria, aperta, per l’affidamento dei servizi della gestione dei concorsi pubblici che si prevede si terranno nei prossimi tre anni.

Nella premessa del capitolato tecnico si legge:

“L’Agenzia delle Entrate […] ha indetto una gara comunitaria, nella forma della procedura aperta, ai sensi dell’art. art. 60 del d.lgs. 50/2016 per l’affidamento di alcuni servizi necessari per l’espletamento delle procedure selettive per l’assunzione di circa 300 dirigenti e di circa 2300 unità di personale non dirigenziale previste nel triennio 2020-2022. Tra le unità di personale non dirigenziale le figure professionali da selezionare sono diverse (economisti, giuristi, statistici, ingegneri e architetti, geometri). Si ipotizza di bandire almeno tre procedure selettive

Tirando le somme, dunque, si prevede l’assunzione di 300 nuovi dirigenti e 2300 figure non dirigenziali tra giuristi, economisti, statistici e figure affini al reparto tecnico. Si tratta per l’intero, di assunzioni già autorizzate o consentite dalla normativa vigente (quindi già finanziariamente coperte).

Chi potrà partecipare?

Sicuramente, così come anche nei precedenti concorsi, potranno partecipare alle selezioni solo candidati con titolo di laurea: esclusi dunque i diplomati. Tuttavia, è bene ricordare che occorre attendere i bandi di concorso ufficiali prima di stabilire tutto con assoluta certezza.

In cosa consisteranno le prove?

C’è ancora incertezza sui profili che saranno effettivamente banditi dall’Amministrazione tributaria. Tuttavia, seguendo gli ultimi bandi degli scorsi mesi, saranno previste:

a) prova oggettiva attitudinale (logica);
b) prova oggettiva tecnico-professionale;
c) tirocinio teorico-pratico integrato da una prova finale orale.

Occorre ricordare che, a partire dal 2015, la prova attitudinale è diventata più difficile perché assai diversificata. Sono state previste numerose altre categorie di item tese a verificare diverse competenze come: rapidità di calcolo, applicazione di nozioni aritmetiche ed algebriche, comprensione di termini e completamento di frasi, risoluzione di analogie verbali ed anagrammi, comprensione delle relazioni di ordine e grandezza, ragionamento numerico-deduttivo (attraverso l’uso di numeri disposti in figure geometriche), capacita visiva, interpretazione di rapporti spaziali o di relazioni insiemistiche, ragionamento logico-deduttivo (sillogismi, negazioni) etc.

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Concorsi Agenzia Entrate 2020: altri 500 nuovi posti

Il co. 1 dell’art. 16-ter del Decreto fiscale per il 2020 (D.L. 26 ottobre 2019, n. 124), inoltre, autorizza l’Agenzia delle entrate ad avviare concorsi pubblici per l’assunzione di nuovo personale, in aggiunta alle assunzioni già autorizzate o consentite dalla normativa vigente. Le nuove unità, che saranno circa 500, andranno pertanto ad aggiungersi alle precedenti assunzioni già autorizzate.

Ricorda che abbiamo anche un portale dedicato ai concorsi in Agenzia delle entrate e che puoi visitarlo cliccando qui. 

Le nuove assunzioni sono previste per potenziare le attività di contrasto all’evasione ed alle frodi, di monitoraggio e analisi dei fenomeni evasivi ed elusivi. Ciò permetterà di focalizzare l’attenzione dell’Agenzia anche e soprattutto sui soggetti privi dei requisiti soggettivi e oggettivi Iva. La nota di lettura allegata al testo definitivo del decreto stabilisce, poi, che “l’Agenzia delle entrate, potenzierà le attività di analisi svolte dalle proprie strutture centrali ed intensificherà le verifiche volte a contrastare l’utilizzo distorto di partite IVA, aperte illecitamente al solo fine di perpetrare condotte fraudolente a discapito degli interessi erariali e della leale concorrenza.”

 

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