Concorso per laureati Antitrust: bando per 16 praticanti avvocati all’AGCM Si cercano laureati abilitati

 

Condividi

concorso-agcm-tirocinanti-praticanti

3 min di lettura

Concorso AGCM: bando per 16 praticanti avvocati. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato cerca 16 neolaureati che abbiano una completa formazione in materie giuridiche interessati a svolgere un periodo di praticantato della durata massima di 18 mesi, non prorogabili, presso gli Uffici dell’Autorità. Il nuovo concorso AGCM praticanti avvocati è stato bandito con la Gazzetta Ufficiale n. 8 del 28 gennaio 2020 e consente all’autorità di cercare nuovo personale provvisorio da inserire nel settore legale dell’Autorità antitrust. Prima di continuare con l’articolo, è doverosa una premessa: i requisiti per partecipare al concorso AGCM praticanti avvocati sono molto stringenti.

Concorso AGCM 2020: requisiti

Alla selezione, infatti, sono ammessi a partecipare coloro che sono in possesso di tutti i seguenti requisiti:

  • aver conseguito una laurea in materie giuridiche, con votazione non inferiore a 105/110, ed aver conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense;
  • non avere compiuto 30 anni alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso relativo alla presente selezione;
  • aver maturato esperienze di studio e professionali attinenti agli interessi ed alle competenze istituzionali dell’Autorità;
  • non aver frequentato periodi di praticantato con rimborso spese a seguito di selezioni bandite dall’Autorità.

Concorso AGCM praticanti avvocati: come fare domanda?

Le candidature devono essere presentate utilizzando esclusivamente le modalità informatiche disponibili nel sito internet dell’Autorità all’indirizzo www.agcm.it, secondo le procedure che saranno indicate nelle Istruzioni pubblicate nel medesimo sito dell’Autorità. Le candidature possono essere inviate fino al 17 febbraio 2020.

Come essere scelti?

Ai fini della valutazione saranno considerati:

  • il voto di laurea superiore a 105/110;
  • le esperienze rilevanti ed i titoli conseguiti, descritti dai candidati nel modulo della domanda di partecipazione;
  • l’abstract della tesi di laurea;
  • la lettera di accompagnamento con la descrizione delle finalità formative che il candidato si prefigge frequentando il praticantato.

Per il curriculum, saranno considerati:

– l’ammissione ad un corso di dottorato in materie di interesse per l’Autorità o, se conseguito, il relativo titolo di dottore di ricerca;
– le specializzazioni post lauream e master in materie giuridiche o comunque di interesse per l’Autorità;
– le idoneità a concorsi e selezioni pubbliche per la carriera direttiva;
– i periodi di stage o di lavoro in materia di concorrenza, tutela del consumatore, regolazione dei mercati o altre materie di interesse per il funzionamento e per l’amministrazione dell’Autorità (es. contenzioso amministrativo; contrattualistica pubblica; bilancio e contabilità; ecc.), nonché i periodi di tirocinio formativo svolti presso gli uffici giudiziari;
– la conoscenza delle lingue francese, inglese, spagnola o tedesca al livello uguale o superiore a B2, secondo il quadro europeo di riferimento (QCER).

Il tirocinio è retribuito?

Il praticantato non è retribuito. Ai praticanti compete un rimborso spese di € 1.000,00 lordi, per ogni mese di regolare frequenza, che sarà liquidato in via posticipata nel mese successivo a quello di inizio del praticantato. Il praticantato avrà durata massima di diciotto mesi. I praticanti potranno essere inseriti nelle diverse Unità organizzative della struttura, in numero complessivamente non superiore a sedici.

 

Se sei interessato a saperne di più Scarica il bando AGCM 16 praticanti

 

    Ricevi tutti gli aggiornamenti sulle pubblicazioni d'interesse

    Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it