Concorsi in Polizia: dal 2016 si cambia Per il triennio 2016-2018, immissioni aperte anche ai civili

 

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A partire dal 2016, e per un intero triennio fino al 2018, la possibilità di diventare agente di Polizia non dipenderà più soltanto dalla ferma nelle Forze Armate, ma sarà un’opportunità aperta anche ai cittadini provenienti dalla vita civile.
Normalmente, ai sensi dell’art. 2199 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, i concorsi pubblici per agenti di Polizia sono riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno o quadriennale (VFP1-VFP4) nelle Forze Armate, come accaduto, anche di recente, quando nella G.U. della Repubblica Italiana – 4^ Serie speciale – “Concorsi ed esami” del 21 agosto 2015 è stato pubblicato l’avviso relativo allassunzione straordinaria, per l’anno 2015, di 1.050 unità nei ruoli iniziali della Polizia di Stato, attingendo in via prioritaria alle graduatorie dei vincitori dei concorsi riservati ai VFP1 approvate in data non anteriore al 1° gennaio 2011.
Tuttavia, in virtù di quanto stabilito dall’art. 10 del decreto legislativo 28 gennaio 2014, n. 8 (recante Disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della Difesa, nonché misure per la funzionalità della medesima amministrazione), per il triennio 2016-2018 saranno banditi concorsi pubblici per i “civili”, a cui sarà destinato, per gli anni 2016 e 2017, il 50% dei posti disponibili ogni anno nel ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato, con una percentuale destinata a salire addirittura al 75% per l’anno 2018.
Resta inteso che l’accesso al ruolo iniziale degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato continuerà a comportare, in ogni caso, il possesso di determinati requisiti, peraltro consultabili, anche per eventuali integrazioni e aggiornamenti, sul sito ufficiale della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it), nell’apposita sezione riservata ai concorsi. Per comodità del lettore, di seguito si fornisce un riepilogo dell’iter da seguire per diventare agente della Polizia di Stato.
 
Requisiti
 
Cittadinanza italiana; godimento dei diritti politici; aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il 30° anno di età; idoneità fisica, psichica e attitudinale al servizio di Polizia; non essere stati espulsi dalle Forze Armate o da corpi militarmente organizzati ovvero destituiti da pubblici uffici, né dispensati dall’impiego per persistente insufficiente rendimento; non avere riportato condanne per delitti non colposi e non essere stati sottoposti a misure di prevenzione; essere in possesso delle qualità morali e di condotta previste dalla normativa vigente.
 
Titolo di studio
 
Diploma di scuola secondaria di 1° grado o equipollente.
 
Prova d’esame
 
Prova scritta costituita dalla risoluzione di un questionario composto da domande con risposta a scelta multipla, tendenti ad accertare il grado di preparazione culturale dei candidati, vertenti su argomenti di cultura generale, sulle materie previste dai vigenti programmi della scuola media dell’obbligo, nonché sull’accertamento di un sufficiente livello di conoscenza della lingua straniera scelta dal candidato tra quelle indicate nel bando e delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, in linea con gli standard europei.
 
Prove di efficienza fisica, psico-fisica e attitudinale
 
Prove di efficienza fisica (corsa mt. 1.000, salto in alto, trazioni alla sbarra), accertamenti psico-fisici (esame clinico generale, prove strumentali e di laboratorio) e attitudinali (accertamento dell’attitudine del candidato al servizio di Polizia attraverso batterie di test collettivi e individuali e un colloquio).
 
Valutazione titoli
 
Valutazione dei titoli di servizio di cui all’art. 7 del decreto 22 febbraio 2006 (esclusivamente per candidati al concorso riservato ai volontari delle Forze Armate).
 
Corso di formazione
 
I vincitori del concorso, nominati allievi agenti della Polizia di Stato, vengono poi avviati a frequentare un corso di formazione della durata di 12 mesi, di cui i primi 9 in una delle Scuole di Polizia presenti sul territorio e i restanti 3 nella sede di servizio di assegnazione, la quale sarà diversa dalla provincia di origine, da quella di residenza e da quelle limitrofe.
 
 

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