Concorsi Agenzia delle Entrate: niente più tirocini tra le prove, la decisione presa per semplificare i percorsi di assunzione. L’Agenzia delle Entrate ha deciso di abolire il tirocinio come prova necessaria per vincere il concorso a causa della scarsa partecipazione alle selezioni pubbliche. Questa scelta è stata presa dopo aver valutato i risultati degli ultimi concorsi, che hanno registrato un basso numero di candidati ammessi al tirocinio. La direzione presa è quindi quella di semplificare il processo di selezione, eliminando una prova che sembrava rappresentare un ostacolo per molti candidati. Questo cambiamento potrebbe incoraggiare più persone a partecipare ai processi di selezione concorsuale, aumentando così il pool di talenti da cui selezionare il personale.
La situazione
Il Formez ha comunicato che sempre più spesso i vincitori dei concorsi pubblici rinunciano all’incarico. Questo comportamento sta causando un problema di organico per le pubbliche amministrazioni che cercano di ridurre le scoperture di personale. Un esempio significativo è quello dell’Agenzia delle Entrate che, nonostante abbia bisogno di assumere quasi 3000 nuovi dipendenti, ha deciso di eliminare l’obbligo del tirocinio per i neo-assunti. In precedenza, per ottenere un contratto a tempo indeterminato, era necessario svolgere un tirocinio di un anno, ma questa esperienza formativa rappresentava un disincentivo per molti. Il decreto Pnrr prevede la stabilizzazione dei tecnici del Pnrr e dei funzionari assunti al Sud per rafforzare le pubbliche amministrazioni meridionali. A partire da marzo, coloro che avranno svolto 15 mesi di servizio consecutivi otterranno il posto fisso.
Cosa ne pensano i sindacati
Massimo Battaglia, segretario generale di Confsal-Unsa, ha sottolineato l’importanza di affrontare immediatamente due questioni relative all’occupazione nella Pubblica Amministrazione: il nuovo precariato e la questione salariale. In precedenza, il segretario generale aveva già espresso la sua preoccupazione riguardo alla creazione di posti di lavoro precari nella PA. In un incontro previsto per il 3 marzo, i sindacati discuteranno di questioni retributive e di rinnovo dei contratti 2022-2024, ma non solo. Secondo Battaglia, dal 2011 al 2020 sono stati creati 145mila posti di lavoro precari nel pubblico impiego, un numero così elevato che non si verificava dal 1977, mentre solo 73mila lavoratori sono stati assunti a tempo indeterminato. Questa tendenza sta causando una grave carenza di organico in molti ministeri, dove l’assenteismo è intorno al 30%. Battaglia ha sottolineato la necessità di un nuovo modello assunzionale che preveda concorsi celeri per risolvere il problema della scarsa professionalità e del personale negli uffici pubblici.
I prossimi concorsi all’Agenzia delle Entrate
Il prossimo mese è prevista la prova scritta del concorso per l’assunzione di 900 assistenti tecnici presso l’Agenzia delle Entrate. Si presume che i contratti verranno firmati entro la fine del semestre, data la tempistica del concorso. I candidati sono stati informati a dicembre che le prove si sarebbero svolte dal 13 al 17 febbraio, ma il 20 gennaio il tutto è stato rimandato di un mese, con le nuove date fissate dal 13 al 18 marzo. Il calendario delle prove sarà annunciato a breve. La legge di Bilancio prevede altre 3.900 assunzioni, con l’attesa di un ulteriore concorso per oltre 2.500 funzionari, seguito da altri nel 2024.
Concorsi Agenzia delle Entrate: manuali per le prove
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