Che cos’è la fedina penale Il certificato del casellario giudiziale

 

Condividi

fedina penale

3 min di lettura

Che cos’è la fedina penale ? Si tratta di un attestato (certificato) in cui sono riportate tutte le condanne penali definitive di un soggetto, cioè quelle contro cui non è possibile più proporre impugnazione.

Origini

Premesso che l’espressione fedina penale non è giuridicamente corretta ed è di natura gergale, l’origine sembrerebbe essere lombarda, già presente nel gergo milanese tra il ‘600 ed il ‘700. E’ il diminutivo di “fede”, in uso prima nel Lombardo – Veneto per poi diffondersi in tutta Italia. Il termine attuale e corretto per indicare tale documento è, tuttavia, certificato del casellario giudiziale (art. 24 T.U.).

Che cos’è la fedina penale e cosa riporta

Il certificato del casellario giudiziale contiene indicazioni sui provvedimenti in materia penale, civile  e amministrativa (i provvedimenti penali di condanna definitivi e relativi all’esecuzione penale, alla capacità della persona: interdizione giudiziale, inabilitazione, interdizione legale, amministrazione di sostegno, relativi ai fallimenti (fino al 1 gennaio 2008), di espulsione e i ricorsi avverso questi).

A partire dal 26 ottobre 2019, con l’entrata in vigore del d.lgs. n. 122/2018, il certificato del casellario giudiziale riassume i precedenti certificati penale e civile (previsti dagli articoli 25 e 26 T.U.) e, per il cittadino italiano, contiene anche l’attestazione sulla sussistenza o meno di iscrizioni nel casellario giudiziale europeo.

Chi può richiederlo

La richiesta va presentata dall’interessato, o da persona da lui delegata, muniti di documento di riconoscimento in corso di validità, utilizzando l’apposito modello reperibile dal sito della Procura – sezione ufficio del casellario – competente.

Il certificato ha validità per 6 mesi dalla data di rilascio.

Casi particolari

Vi sono, poi, casi particolari in cui la richiesta del certificato del casellario giudiziale prevede regole differenti. Quali:

Minorenne che non abbia compiuto 16 anni, la domanda va presentata dall’esercente la potestà genitoriale;

Interdetto, la domanda va presentata dal tutore munito di decreto di nomina;

Persona detenuta, o inserita in comunità terapeutica, la richiesta può inoltrare per posta o tramite un delegato o, se la persona è sprovvista di documenti, con richiesta vistata dal direttore ovvero dall’ufficio matricolare del carcere.

– Richiesta proveniente dall’estero.

Costi

 

Per il rilascio del certificato sono previsti i seguenti pagamenti:

€ 3,92 per diritti di certificato;

16 per bollo, ogni due pagine di certificato;

Se il certificato è richiesto con urgenza (rilascio nella stessa giornata o in quella successiva), va aggiunto un ulteriore costo pari a € 3,92 per diritti di urgenza.

Ci sono casi in cui il rilascio del certificato è gratuito ad esempio quando deve essere:

  1. esibito nelle procedure di adozione, affidamento di minori (art. 82 L.184/83)
  2. esibito nelle controversie di lavoro, previdenza ed assistenza obbligatorie (art. 10 L. 533/73)
  3. esibito in un procedimento nel quale l’interessato è ammesso a beneficiare del gratuito patrocinio (art. 18 D.P.R. 115/2002)
  4. unito alla domanda di riparazione dell’errore giudiziario (art. 176 disp. att. c.p.p.)

Scopri tutti i testi di diritto penale di Edizioni Simone

 

    Ricevi tutti gli aggiornamenti sulle pubblicazioni d'interesse

    Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it