Sono migliaia gli insegnanti precari, con il fiato sospeso, che questa notte, alla mezzanotte e un minuto, attenderanno le proposte di nomina a tempo indeterminato davanti al computer.
Proprio così, infatti, terminata la fase di presentazione delle domande per partecipare alle fasi B e C del piano straordinario di assunzioni previsto dalla Legge 107/2015, si avvia l’attuazione della fase B.
Questa fase è a carattere nazionale e riguarderà i docenti delle GaE e gli idonei del concorso 2012, che hanno prodotto domanda per essere assunti in una delle province in cui vi siano posti residui (cioè rimasti senza assegnazione al termine delle Fasi 0 e A) per la propria classe di concorso.
Non tutti hanno ancora le idee chiare su come si svolgerà questa fase e ancor meno certezze si hanno per l’attuazione della fase C, ma fiduciosi gli insegnanti aspettano chiarimenti dal MIUR man mano che le attività andranno avanti.
Al momento ciò che è chiaro è che il MIUR comunicherà dalla mezzanotte e un minuto del 2 settembre le proposte di assunzione e ciascun insegnante coinvolto avrà solo dieci giorni di tempo per decidere sul suo destino.
Accetto o non accetto?
Come farò a conciliare lavoro e famiglia?
Se accetto, quando potrò riavvicinarmi ai miei figli?
Riuscirò a trovare una sistemazione in tempi così ristretti?
Sono queste e tante altre le domande che in questo momento riempiono la testa di molti che per decenni hanno aspettato con ansia una chiamata e ora che il proprio sogno di insegnare si sta concretizzando, si trovano a dover affrontare mille difficoltà.
La speranza è riposta nel MIUR, nel senso che ci si aspetta una organizzazione razionale delle assunzioni in base alla quale ciascun insegnante potrà scegliere di accettare o meno la proposta nella consapevolezza di non dover lasciare la propria famiglia.
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