Apprendistato nella pubblica amministrazione: una nuova via per il reclutamento di giovani laureati Firmato il decreto attuativo, opportunità senza precedenti per i giovani laureati

 

Condividi

Apprendistato nella Pubblica Amministrazione

3 min di lettura

Apprendistato nella pubblica amministrazione: una nuova via per il reclutamento di giovani laureati in Italia. Il Ministro Paolo Zangrillo ha siglato il decreto tanto chiacchierato che apre le porte dell’apprendistato per giovani laureati, trasformando gli uffici pubblici in epicentri di competenza e nuove idee. A partire da questo mese, i giovani laureati e le istituzioni potranno lavorare in sinergia per un futuro amministrativo più dinamico e all’altezza delle sfide del nostro tempo. In questo articolo scopriremo insieme qual è il futuro che attende la Pubblica Amministrazione e i giovani che ne vorranno far parte.

La firma del decreto per l’apprendistato nella pubblica amministrazione

Il Ministro Paolo Zangrillo ha recentemente firmato il decreto attuativo che apre la strada all’apprendistato nella Pubblica Amministrazione, offrendo un’opportunità senza precedenti per i giovani laureati. Questo provvedimento, in linea con il Dl 44/2023, convertito dalla legge n.74/2023, si propone di rafforzare gli uffici pubblici attraverso l’inserimento di nuove competenze, fondamentali per affrontare le sfide presenti e future, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

L’apprendistato sarà possibile grazie a convenzioni stipulate con le Università, che aiuteranno a individuare gli studenti meritevoli pronti per il mondo del lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Le novità contenute nel decreto

Il periodo di attuazione di questa nuova forma di reclutamento si estenderà fino al 31 dicembre 2026. Secondo il decreto, le amministrazioni pubbliche potranno reclutare giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità assunzionali, mentre per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane la percentuale sale al 20%. Il contratto avrà una durata massima di 36 mesi e comporterà un inquadramento nell’area dei funzionari.

Al termine del periodo di apprendistato, per coloro che avranno ricevuto una valutazione positiva del servizio prestato, sarà prevista l’assunzione a tempo indeterminato. Questa pratica mira a creare un solido legame tra le nuove generazioni e la Pubblica Amministrazione, sfruttando le energie e le competenze dei giovani laureati per accelerare i processi di innovazione e digitalizzazione.

Come avverranno le selezioni per l’apprendistato nella pubblica amministrazione

Le selezioni avverranno su base territoriale e includeranno prove scritte, anche a contenuto teorico-pratico, e orali. Tra i criteri di valutazione, oltre al voto di laurea, spiccano l’età, che non può superare i 24 anni, la regolarità del percorso di studi e le esperienze professionali eventualmente acquisite nel settore della pubblica amministrazione durante gli studi.

Le dichiarazioni del Ministro

Il Ministro Zangrillo ha sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni per accelerare il processo di innovazione e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione:

«Un ulteriore strumento per rafforzare i nostri uffici – commenta il ministro Zangrillo – dotando gli enti centrali e territoriali delle competenze necessarie ad affrontare, anche in ottica di Pnrr, le sfide del presente e del futuro. Abbiamo bisogno delle nuove generazioni e delle loro energie e capacità – conclude – per velocizzare il processo di innovazione e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Il contratto di apprendistato crea un ponte con le Università e i nostri uffici, per dotarli delle competenze necessarie a fornire a cittadini e imprese servizi al passo con i tempi, sempre più efficaci ed efficienti e adeguati alle loro nuove esigenze».

 

    Ricevi tutti gli aggiornamenti sulle pubblicazioni d'interesse

    Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it