Ammissioni universitarie: e se ci fosse il GAOKAO anche in Italia? Il test per l’ammissione universitaria in Cina: solo uno su 50.000 ce la fa!

 

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2 min di lettura

Ogni
anno, nel mese di giugno, i giovani cinesi desiderosi di accedere
all’università devono sottoporsi ad un difficilissimo test: il Gaokao.

Questo
esame ha origini antichissime: dal 200 a.C. fino al primo Novecento, con una
prova simile venivano selezionati gli alti funzionari dell’amministrazione
cinese. Più volte abolito, reintrodotto, sospeso e modificato, in genere
prevede quattro prove di tre ore: Cinese, Lingua straniera, Matematica e una
materia caratterizzante l’indirizzo scelto.

Dall’esito
di queste prove dipende tutto il futuro dei giovani cinesi ed essi si preparano
ad affrontarle con la massima serietà.

La
posta in palio è molto alta: su 10 milioni di aspiranti matricole, solo 1 su
50.000 riuscirà a varcare la soglia della facoltà prescelta, una di quelle più
prestigiose. Ecco perché anche le autorità sono molto severe con chi copia o
cerca di imbrogliare gli insegnanti…addirittura la sorveglianza è affidata ai
droni e chi copia rischia di finire in prigione!

Ed
ecco anche perché tutta la società cinese collabora: durante lo svolgimento
della prova vengono sospesi i lavori di manutenzione stradale, ridotto il
traffico…la Cina si ferma, per consentire ai suoi giovani di concentrarsi su
questa prova decisiva. I genitori trepidanti attendono fuori delle aule,
ansiosi di conoscere l’esito dell’esame…

Comprenderanno
bene le nostre aspiranti matricole l’ansia dei compagni cinesi: anche loro
devono cimentarsi con batterie di quiz sempre più complicate, nella speranza di
conquistare un posto nella Facoltà desiderata.

Il
Corriere della sera ha riportato un
esempio di quiz a risposta multipla

selezionati
dalla CNN fra quelli del Gaokao dello scorso anno, con il quale
testare la propria preparazione.

In
questo modo, ognuno potrà, forse, rivalutare i famigerati test d’ingresso alle
facoltà italiane.

 

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