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La prova scritta dell’esame di avvocato prevede la redazione di un parere motivato su questioni regolate dal Codice civile e dal Codice penale, nonché la redazione di un atto giudiziario in materia civile, penale o amministrativa.
In questa breve rubrica, in 2 parti, proporremo una serie di consigli utili per la redazione di un parere motivato vincente.
Parte I: Individuazione e trattazione degli istituti giuridici rilevanti – Consultazione dei codici commentati.
– Individuazione e trattazione degli istituti giuridici rilevanti
Il punto di partenza per un parere motivato corretto è rappresentato dall’esatta individuazione dell’istituto giuridico rilevante: è rimesso, infatti, esclusivamente all’intuito del candidato «centrare» l’argomento della questione.
E’ importante, a questo scopo, osservare 3 regole fondamentali:
– leggere attentamente la traccia, anche più volte;
– dare il giusto peso alle parole utilizzate nella descrizione della questione;
– stare attenti ai periodi incidentali della traccia. Essi, infatti, sono spesso illuminanti in quanto apportano ulteriori elementi di valutazione, intenzionalmente disseminati qui e lì dall’autore.
Individuato l’istituto giuridico rilevante per la soluzione della questione, occorre procedere alla sua trattazione. A tal fine, bisogna ricordare di essere:
– né troppo sintetici, perché altrimenti si corre il rischio di sembrare impreparati sull’argomento;
– né troppo analitici, in quanto una dissertazione prolissa può compromettere l’armonico svolgimento della traccia e risultare stancante per chi è incaricato della correzione di numerosi elaborati (un aspetto pratico da non sottovalutare).
E’ importante, ancora, tenere presente che, spesso, la questione da risolvere potrebbe presupporre la trattazione non di un singolo istituto, bensì di una pluralità di istituti. In tale caso è fondamentale mantenere sempre un equilibrio tra le parti. "Equilibrio" non significa che la trattazione di ogni istituto debba essere svolta in un certo numero di pagine, ma significa che ogni istituto (soprattutto rispetto all’incidenza che ha sulla questione) deve essere trattato col medesimo grado di approfondimento.
– Consultazione dei codici commentati
Fin dalle prime fasi della preparazione, è opportuno prendere la buona abitudine di lavorare con i codici commentati alla mano. Questo è utile non solo per evitare lo sforzo di memorizzare gli argomenti che in sede d’esame possono essere reperiti nei codici stessi, ma anche, e soprattutto, per imparare a consultare i codici commentati. La "dimestichezza" nella consultazione, infatti, si dimostrerà enormemente utile in sede di esame poiché consentirà di inquadrare rapidamente l’argomento da trattare nei suoi aspetti fondamentali.
E’ da considerare, infine, che i codici normalmente in commercio sono sempre corredati da un indice analitico-alfabetico che è di fondamentale importanza per individuare gli argomenti e le massime giurisprudenziali che fanno al caso nostro. Il consiglio, pertanto, è quello di preferire un codice con un indice ben dettagliato: un valore aggiunto che spesso fa la differenza in sede d’esame!
I contenuti dell’articolo sono tratti dal volume "Costruire Pareri Motivati", a cura di Fausto Izzo, Edizioni Giuridiche Simone.
Per info sul volume clicca qui: http://www.simone.it/catalogo/v54_5.htm
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