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Come scrivere il tema per magistratura: scegliere i codici.
In attesa del nuovo concorso magistratura 2020, per aiutare i tanti candidati che attendono il calendario degli scritti, abbiamo pensato di ideare una rubrica di consigli utili su come scrivere il tema. La scrittura del tema è molto complessa e richiede diversi elementi da non tralasciare. Ecco perché è utile fare un ripasso delle regole da seguire e degli errori da non fare per scrivere un buon tema.
Come scrivere il tema per magistratura: come scegliere i codici
Nell’analisi della traccia e nella selezione degli argomenti da trattare un ruolo decisivo è svolto dai codici.
Gli indici analitici raggruppano le norme sotto singole voci, relative ai vari istituti, disposte in ordine alfabetico.
L’indice è di fondamentale importanza per la prima elaborazione del materiale di lavoro, in quanto, sotto ogni voce, riporta gli articoli del codice che ad essa si riferiscono.
Può accadere, però, che un argomento non sia espressamente menzionato nell’indice analitico, perché si tratta di un istituto dalle forti suggestioni dottrinali e rischiereste, com’è accaduto in passato, che, se fosse inserito, l’indice analitico venga “spillato” (o addirittura strappato) in sede di controllo dei codici.
Per evitare questa dolorosa mutilazione si dovrebbe inserire negli indici analitici (o almeno io ho fatto così per i miei Codici MAXi) il più possibile senza però esagerare, per tutelare prima di tutto voi.
Questo non significa, però, che non possiate individuare le norme indirettamente, ricorrendo ad altre voci o scorrendo le leggi di riferimento.
Se, ad esempio, il tema chiede di trattare il potere di ordinanza (voce a rischio, in bilico tra norma e dottrina) in materia ambientale o di enti locali, sarà facile trovare la norma di riferimento scorrendo il codice ambiente o il testo unico enti locali; oppure, se chiede di esaminare l’inesigibilità penale, sarà agevole farsi venire alla mente le norme sull’incapacità, sulle scriminanti, ecc.
Inoltre, i singoli articoli del testo sono arrichiti da rinvii ad altri articoli dello stesso codice, di altri codici o di leggi complementari: questi richiami sono di fondamentale importanza, perché consentono di mettere in piedi una vera e propria rete di riferimenti normativi per affrontare l’argomento sotto più profili.
L’indice analitico dei Codici MAXi è caratterizzato da una fitta rete di voci, per un’immediata individuazione degli elementi essenziali degli istituti.
Alcune voci, inoltre, raggruppano numerosi istituti tra loro affini, facilitando così la stesura dell’elaborato.
L’indice analitico, i richiami contenuti nelle norme e una solida preparazione istituzionale sono i tre pilastri per svolgere il tema, anche nel caso in cui la traccia riguardi un argomento che non avete studiato a fondo.
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