Due concorsi nel Ministero degli Affari Esteri aperti a tutte le lauree anche triennali: a quale partecipare? 221 posti al MAECI: domande aperte fino al 31 agosto

 

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5 min di lettura

Come molti di voi già sapranno, da ben cinquant’anni la Simone è leader nel campo dell’editoria dedicata ai concorsi pubblici ed ha davvero a cuore la vostra formazione, non solo a scuola e all’università, ma anche oltre. Ogni giorno offriamo proposte editoriali su misura per i concorsi di tutti i tipi, dai grandi ministeri ai più piccoli enti locali ed è per questo motivo che questa volta vogliamo spostare l’attenzione su una grande occasione da acchiappare al volo!

Come preparare i Concorsi nel Ministero degli Affari Esteri (MAECI)


Si tratta di un corposo piano di assunzioni di ben 221 risorse complessive come funzionari rivolto a tanti laureati e neolaureati in area umanistico/sociale e scientifico/tecnologica che sono in cerca di concorsi interessanti. Vi proponiamo un’analisi approfondita dei punti di forza e di debolezza di questi bandi così da approfittare di un’opportunità irripetibile e sfruttare al massimo i vostri titoli.

Alcune piccole premesse prima di iniziare:

  • potete partecipare ad entrambi i concorsi ed avvantaggiarvi con le materie in comune;
  • se vi spaventa la prova preselettiva o se pensate di non riuscire bene nelle materie giuridiche, non temete! Per entrambi i profili sarà pubblicata la banca-dati dei quesiti delle prove almeno 20 giorni prima dell’esame così da potervi esercitare aiutandovi con la memoria.

Concorso per 177 funzionari amministrativi, contabili e consolari: a chi lo consigliamo?

Si tratta di un profilo più tecnico, pensato appositamente per laureati in discipline giuridiche (giurisprudenza, ad esempio) e perché no, anche a laureati di altre discipline (basti pensare a scienze politiche o a scienze dei servizi sociali) in cui molte materie oggetto di studio nel concorso – come diritto internazionale privato, consolare, amministrativo e civile – sono trattate (spesso anche con nomi diversi) in questi corsi di studio. La prova di lingua all’orale consisterà in una conversazione su argomenti di attualità internazionale sulla lingua prescelta dal candidato (a favore per coloro che abbiano un titolo di laurea in mediazione linguistica o lingue e culture straniere). Anche i laureati in materie economiche affrontano durante i loro studi molte materie affini a quelle oggetto di esame, come ad esempio diritto pubblico, civile (privato), amministrativo. Il profilo è molto interessante infine per tutti i candidati con certificazioni linguistiche pronte da sfruttare, indipendentemente dal titolo di studio.

Non “masticate” molto bene l’inglese e un’altra lingua straniera? Allora forse è meglio optare per il profilo seguente per l’area culturale.

Concorso per 44 funzionari nella promozione culturale: a chi lo consigliamo?

Le modalità con cui queste prove si svolgeranno saranno completamente diverse e cambierà sensibilmente anche il programma di studio. La diversità nella preparazione la si coglie già dalla prova preselettiva, che non prevede materie specificamente giuridiche: saranno previsti soltanto elementi di diritto amministrativo, contabilità di Stato e di economia e gestione delle imprese culturali e quindi con un grado di approfondimento notevolmente diverso dal profilo precedente.

È lampante la preferenza per i candidati che abbiano un titolo di laurea umanistico in cui il diritto non sia parte fondamentale. La preparazione, che riguarda in generale il patrimonio culturale italiano nei diversi campi in particolare tra l’800 ed il ‘900, agevolerà tutte le branche storiche, musicali, letterarie e filosofiche. Il profilo è adatto anche ai laureati in storia dell’arte, in discipline turistiche e classi relative ai beni culturali.

Come se non bastasse, sono inoltre previste anche agevolazioni per quanto riguarda le lingue straniere dato che:

  • è consentito l’uso del dizionario bilingue alla seconda prova scritta;
  • la prova orale prevede la traduzione di brani ed una conversazione, ma non su argomenti di attualità, come previsto invece nell’altro profilo.

Entrambi i concorsi sono super consigliati ai laureati in lingue e culture straniere, soprattutto per la vasta scelta di lingue tra cui scegliere proposta dal bando. Dando uno sguardo agli allegati al bando potrete inoltre verificare le equiparazioni tra le lauree così da poter avere conferma anche per il vostro titolo, anche se è di vecchio ordinamento.

Infine, il consiglio di tentare uno dei due concorsi  si estende anche a tutti coloro che stiano per provare o che abbiano provato di recente un concorso con una o più materie comuni a quelle oggetto dei profili interessati (come ad esempio, diritto amministrativo o contabilità pubblica, addirittura trattate in modo più approfondito nel concorso per 253 funzionari MIUR o nei recenti concorsi all’Agenzia delle Entrate).

Per concludere, consigliamo di partecipare anche a tutti i neolaureati che non abbiano ancora affrontato l’esperienza di un concorso pubblico: sarà senz’altro utile per comprendere i meccanismi delle procedure e per provare la sensazione di affrontare un concorso presso un ministero.
Per iscriversi ad entrambi i concorsi c’è tempo fino al 31 agosto!

Ricordate: la frase “tentar non nuoce” l’hanno pronunciata anche molti nostri utenti prima di vincere un concorso!

 

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